Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, plut. 63.3
Description
Manoscritto membranaceo contenente la terza decade. Finito di copiare a Roma, nel Palazzo Apostolico, il 20 dicembre 1463 dal copista Yvo Bernyer, chierico della diocesi di Nantes, per Socino Benzi, archiatra del papa Pio II e figlio del più noto Ugo (DBI, vol. 8, 1966).
BIBLIOGRAFIA
- voce Benzi, Ugo, in "Dizionario biografico degli Italiani", vol. 8, 1966, 720-723
-Bénédectins du Bouveret, Colophons de manuscrits occidentaux des origines au XVIe siècle, Tome III: colophons signés, Fribourg 1973, 12 n. 113
-G. Billanovich, La biblioteca salvò le Storie di Livio, “Studi petrarcheschi” n.s. 3, 1986, 1-115
- M. De Franchis, Le livre 30 de Tite-Live et la double tradition des livres 26 à 30 (= Livy’s book 30 and double tradition of books 26-30), “Revue de Philologie, de Littérature et d’Histoire Anciennes” 74, fasc. 1, 2000, 18-40
ILLUSTRAZIONE
Il manoscritto presenta il testo copiato in scrittura umanistica su un’unica colonna e un frontespizio con fregio a bianchi girari avvitati su aste dorate all’interno di lacunari rossi, blu e verdi e abitato da animali e putti, che decora la prima carta della decade terza (f. 1r). Il margine inferiore è stato ritagliato e sostituito con un foglio di rattoppo.
L’incipit è decorato dall’iniziale I con la figura di Tito Livio in veste di dottore nel suo studio, intento a scrivere. Le iniziali degli altri libri liviani presentano corpo in lamina d’oro e decorazione a bianchi girari su lacunari rossi, verdi e blu.
Il codice della decade terza, insieme alla decade prima (plut. 63.1), viene realizzato nel 1463 a Roma su commissione di Sozino Benzi, archiatra di papa Pio II, ed è quanto resta di un set liviano completo che forse in origine prevedeva anche la decade quarta (Dillon Bussi 1996). La decorazione è attribuita a Giuliano Amadei (già noto come Pseudo Michele da Carrara), pittore e miniatore che risente dell’influenza artistica di Beato Angelico e di Piero della Francesca ed è attivo nella capitale romana tra settimo e ottavo decennio del XV secolo, dove realizza numerosi codici per prestigiosi committenti afferenti alla curia papale (De Marchi 1995).
BIBLIOGRAFIA
-A Dillon Bussi, Pseudo Michele da Carrara o Maestro degli Studioli?, in Studi di storia dell’arte sul Medioevo e il Rinascimento nel centenario della nascita di Mario Salmi, vol. 2, atti del convegno internazionale (Arezzo – Firenze, 16-19 novembre 1989), Firenze 1992, 751-772
-A. De Marchi, Identità di Giuliano Amadei miniatore, “Bollettino d’Arte” 93-94, 1995, 119-158
-A. Dillon Bussi, Un bibliofilo del Quattrocento: Sozino Benzi, medico di Pio II, in M. Ascheri (a cura di), Lo studio e i testi. Il libro universitario a Siena (secoli XII-XVII), catalogo della mostra (Siena, Biblioteca Comunale, 14 settembre-31 ottobre 1996), Siena 1996, 147-176
-G. Lazzi, Dalla cattedra allo studiolo: per l’iconografia del dotto nella miniatura del ‘400, “Rara Volumina” 1-2, 2001, 5-18
-S. Marcon, voce Amadei, Giuliano, in M. Bollati (a cura di), “Dizionario biografico dei miniatori italiani, secoli IX-XVI”, Milano 2004, 10-13
-E. Caldelli, Copisti a Roma nel Quattrocento, (Scritture e libri del Medioevo, 4), Roma 2006
-F. Toniolo, Un caso di riuso: l’apparato illustrativo dell’“Infortiatum” e del “Digestum novum” (Vat.lat.2514 e Vat.lat.1425), “Rivista di Storia della Miniatura” 23, 2019, 63-75
-L. Zabeo, L’ultimo Amadei a Lucca, “Rivista di Storia della Miniatura” 24, 2020, 109-123
Descrizione delle miniature
f. 1r: Iniziale I con Tito Livio nello studiolo
People
Titus Livius (Author)
Yvo Bernyer (Copista)
Sozino Benzi (Dedicatee)
Giuliano di Amadeo (Illuminator)
Date:
1463Location/Time
20 December 1463
Rome
Format
application/pdf (603.96 MB)
manuscript
Subject
• Dewey Decimal Classification -- Literature & rhetoric (800) -- Italic literatures; Latin literature (870)