Paris, Bibliothèque Nationale de France, Lat. 8953
Description
Manoscritto membranaceo contenente la terza decade. Copiato da Battista da Cingoli per Guarnerio d'Artegna (DBI, vol. 60, 2003) assieme a Paris, Bibliothèque Nationale de France, Lat. 8954, contenente la quarta decade. I due mss. formano un set con Lat. 9679, contenente la prima decade.
BIBLIOGRAFIA
-G. Billanovich, Petrarch and the textual tradition of Livy, “Journal of the Warburg and Courtauld Institute” 14, 1951, 137-208
-G. Billanovich, Un altro Livio corretto dal Valla (Valenza, Biblioteca della Cattedrale, 173), “Italia Medioevale e Umanistica” 1, 1958, 265-275
-L. Casarsa - M. D'Angelo - L. Scalon, La libreria di Guarnerio d'Artegna, Udine 1991, 474
-S.P. Oakley, A Commentary on Livy, books 6-10, vol. 1, Oxford 1997, 202
- C. Scalon, voce Guarnerio d'Artegna, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, vol. 60, 2003, 415-419
- M. Venier, scheda in C. Scalon (ed.) I libri dei Patriarchi. Un percorso nella cultura scritta del Friuli medievale, Udine 2013, 338-340
ILLUSTRAZIONE
Il codice lat. 8953 di Parigi tramanda la decade terza copiata da Battista da Cingoli per l’umanista Guarnerio d’Artegna ed è parte di un set liviano con la decade prima (ms. lat. 9679) e con la quarta (ms. lat. 8954). Il testo su colonna unica vergato in umanistica è decorato da numerose iniziali in lamina d’oro a bianchi girari con lacunari rossi, verdi e blu in corrispondenza dei libri liviani. Solamente l’iniziale I del libro 21 (f. 2r) è accompagnata da un putto. La decorazione è attribuibile a un miniatore veneto (padovano o veneziano), forse attivo nello scriptorium di Guarnerio a San Daniele del Friuli, al quale si deve anche l’allestimento dell’apparato miniato della decade quarta (ms. lat.8954) e della Naturalis Historia di Plinio (ms. lat.9325) oggi alla Bibliothèque nationale di Parigi (Mariani Canova 1988, 43-44). La tipologia di iniziali “all’antica” a bianchi girari, qui decorate anche con putti, si ispira ai modelli toscani e conferma il processo di rielaborazione rinascimentale in area veneta di quella decorazione a bianchi viticci che gli umanisti fiorentini avevano riscoperto nei codici romanici toscani già all’inizio del XV secolo.
Il codice venne realizzato tra il 1456 e il 1461, poiché non compare nell’inventario dei libri di Guarnerio d’Artegna datato 1456, ma è identificato con il “Livius de secundo bello punico in pergamenis deauratus” dell’inventario compilato nel 1461 dal notaio Niccolò Pittiani (Scalon 1995).
BIBLIOGRAFIA
-M. D’Angelo, Nuovi copisti nello “scriptorium” di Guarnerio d’Artegna, “Quaderno guarneriani” 8, 1984, 5-16
-G. Mariani Canova, L’ornato rinascimentale nei codici guarneriani, in L. Casarsa (a cura di), La Guarneriana. I tesori di un’antica biblioteca, catalogo della mostra (San Daniele del Friuli, Biblioteca Civica Guarneriana, 10 giugno - 30 ottobre 1988), San Daniele del Friuli 1988, 35-44
-C. Scalon, Produzione e fruizione del libro nel Basso medioevo. Il caso Friuli, Padova 1995, 531, cat. n. 74
-M. Venier, scheda in C. Scalon (ed.), I libri dei Patriarchi. Un percorso nella cultura scritta del Friuli medievale, Udine 2013, 338-340
Location/Time
Ante 1461
San Daniele del Friuli?
Format
application/pdf (273.42 MB)
manuscript
Subject
• Livy; third decade; totuslivius
• Dewey Decimal Classification -- Literature & rhetoric (800) -- Italic literatures; Latin literature (870)