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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Le piante coltivate nell’orto botanico di Padova. Un gruppo di cataloghi manoscritti e gli Index seminum dell’800

Le piante coltivate nell’orto botanico di Padova. Un gruppo di cataloghi manoscritti e gli Index seminum dell’800

Descrizione

Un gruppo di elenchi di piante e di semi conservati nella Biblioteca dell’orto botanico di Padova ci mostra la situazione del giardino durante l’800 e testimonia il lavoro dei giardinieri.

Solo un insieme di fascicoli in una cartella e un volume avevano ricevuto una collocazione durante la ristrutturazione della biblioteca negli anni ‘20 del ‘900 tra i volumi HHP, "Historia Horti patavini" (Storia dell’orto botanico di Padova). L’elegante volume, rilegato in cuoio nero e dorature, preparato dal prefetto Bonato per la visita dell’arciduca d’Austria all’orto botanico nel 1801 presenta il catalogo delle piante presenti in quel momento (https://phaidra.cab.unipd.it/o:350833 ; HHP.4). Si tratta di un giardino veramente ricco di 875 generi di piante per più di 3200 specie. Vi si legge di ben 25 specie di Cactus, 7 varietà di Citrus limon e 9 di Citrus aurantium, 46 di Salvia. Vi è il Rheum Rhaponticum descritto da Prospero Alpino. Fra gli esempi di Vitis vinifera la Cypria, la picolita, la tokkaiana. Piace vedervi il vin di Cipro di goldoniana memoria, e i friulani picolit e tokaj che rimandano al precedente prefetto Marsili veneziano nato a Pontebba.

Una serie di rubriche manoscritte presentano caratteri e problematiche simili. Si tratta di materiale con chiari segni d’uso, note di varie mani, cancellazioni e aggiunte, a volte proprio danni e perdite, una porta un anello di corda come fosse stata tenuta appesa ad un chiodo. Sono state trovate in biblioteca durante i lavori di riordino dell’archivio antico dell’orto botanico, prive di collocazione e misconosciute. Si tratta di elenchi in ordine alfabetico di piante, solo due su sei dichiarano espressamente che si tratta delle piante dell’orto botanico di Padova. La data di riferimento è dichiarata chiaramente solo in una lista, 1906, nelle altre si ricava più o meno con certezza dando un riferimento per il periodo di stesura e dell’aggiunta di note tra metà ‘800 e il 1913. Sono gli anni dei prefetti Roberto De Visiani e Pier Andrea Saccardo in cui l’orto botanico è nel rigoglio mostrato in tante foto dell’iconoteca e negli acquarelli di Matscheg in biblioteca. Possiamo ragionevolmente pensare quindi che siano gli elenchi in uso, compilati e aggiornati forse anche da quegli horti custos et cultor, custode e giardiniere dell’orto, che compaiono in qualche nota e fin dall’inizio dell’istituzione affiancavano i prefetti dell’orto e professori di botanica. Ecco comparire i nomi di collaboratori storici come Andrea Pigal e Augusto Nalesso. Ma le liste contengono tutte le piante presenti nell’orto, in terra e nelle serre? La lettura non è sempre agevole, a volte la quantità di specie di un genere sembra eccessiva o invece troppo bassa. Le pagine bianche di una lista, https://phaidra.cab.unipd.it/o:434240, sembrano essere state utilizzate in seguito per un’altra di piante spontanee dell’orto. In tutti gli esemplari ci sono aggiunte a penna, anche su fogli aggiunti o volanti come quello con le piante morte nel 1910, 11 in vaso e un olmo in terra, in https://phaidra.cab.unipd.it/o:433508. Un appunto su questa stessa rubrica del 1906 fa riferimento ad un vivaista fornitore locale che avrà lunga storia, Sgaravatti.

Una cartella raccoglie un gruppo di manoscritti, probabilmente della metà dell’800, tra cui elenchi di piante esistenti all’orto come Conifere, Palme, Rose, Orchidee, Aroidee, Piante grasse e altre (https://phaidra.cab.unipd.it/o:417918 ; HHP.1).

In biblioteca è presente anche un volume miscellaneo con gli Index seminum editi dall’orto botanico di Padova relativi agli anni dal 1812 al 1879. Un periodo durante il quale l’orto passa dalla direzione di Antonio Bonato a quella di Roberto De visiani e tra gli autori compaiono quelli che saranno i botanici di punta fino alla prima guerra mondiale come Ottone Penzig, Caro Massalongo e Pier Andrea Saccardo. Si tratta degli elenchi dei semi delle piante presenti in orto raccolti e messi a disposizione di altri orti botanici, italiani e stranieri.

Abbiamo considerato la presenza di due generi di piante da fiori, Orchis e Rosa, in questi elenchi. Nel catalogo del 1801 vi sono 13 specie di Orchis e 34 di Rosa. Le rose salgono a 58 in un catalogo relativo agli anni 1845–58, a 49 secondo l’elenco delle rose nelle aiole davanti alle serre calde forse coevo ma 11 nel catalogo del 1854 e solo 3 in quello del 1893. Nell’elenco del 1906 si segnano 22 specie di Rosa. I cataloghi dei semi per il mutuo scambio tra 1825 e 1879 propongono tra 9 e 12 specie di Rosa. Per quanto riguarda Orchis ne son citate 68 in un elenco datato gennaio 1855, 2 solamente nel catalogo del 1906 e nessuna nei cataloghi dei semi coevi. Forse nei cataloghi manoscritti si segnavano solo le nuove specie arrivate in orto? I cataloghi dei semi, e di bulbi o tuberi, per lo scambio tra istituti botanici presentano solo il materiale adatto al cambio. Annate con una raccolta scarsa o di cattiva qualità avevano la conseguenza di non mettere a disposizione alcuna semente di una certa specie.

Oltre a questi scritti si conserva un taccuino con un lungo elenco di piante, divise per Ordine, Genere, Specie e Varietà. Non conosciamo l’anno ma potrebbe essere della mano di Pier Andrea Saccardo quindi di un periodo tra 800 e 900. Alla fine vi è il totale delle piante elencate: 122 Ordini, 654 Generi, 1995 Specie, 337 Varietà. Non c’è corrispondenza con l’Erbario generale dell’orto botanico né con l’Erbario personale del botanico, forse potrebbe essere relativo alle piante presenti in orto in un anno che ci sfugge.

In questo volumetto Orchis è presente con 11 generi per 42 specie e Rosa con 1 genere per 9 specie.

Questa collezione presenta pezzi affascinanti ma è ben lontana da essere pienamente compresa. Un suo più accurato studio dal punto di vista botanico ci potrebbe permettere una miglior conoscenza della storia dell’orto botanico e specialmente dell’introduzione di alcune specie botaniche.

Persone


Biblioteca dell'Orto Botanico - Università di Padova (Autore della digitalizzazione)
Mario, Paola (Consulente scientifico)
Biblioteca dell'Orto Botanico - Università di Padova (Curatore della collezione)

Luogo/Tempo


Padova
sec. XIX

Soggetto


• Orto botanico di Padova
• Biblioteca dell'Orto botanico di Padova
• Dewey Decimal Classification -- Natural Sciences and Mathematics (500) -- Plants (Botany) (580)

Lingua:

Italiano