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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



De Luca, Iginio

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De Luca, Iginio

Descrizione

Iginio De Luca (1917 – 1997). Nato a Laurenzana (PZ), si trasferì a Padova, dove si laureò in Lettere nel 1939 (con Busetto) su Palazzeschi (e poi anche in Filosofia, su Croce). Collaboratore del «Bo» e insegnante nelle scuole superiori fino alla libera docenza (1966), e già incaricato della materia a Filosofia nel 1960/61, insegnò Letteratura italiana dal 1966 fino al 1986/87, andando in cattedra nel 1981, e fuori ruolo nel 1992.
Dopo la tesi (pubblicata su «Ansedonia» e «Meridiano di Roma») si dedicò alla redazione di antologie per le scuole con l’amico Giulio Alessi (di cui curò poi, con Zaccaria, le “Poesie”, 1986), e, incoraggiato da Lo Gatto allo studio del russo, che perfezionò a Mosca, tradusse Esenin e Tjutčev, e maturò un longevo interesse per i poeti traduttori, da Monti a Ungaretti, passando per Nievo, di cui sono fondamentali anche le sue edizioni del “Varmo” e del “Novelliere campagnuolo”, e di cui scrisse la voce per il “Dizionario critico della letteratura italiana” (1973); studiò anche la letteratura rusticale e Caterina Percoto e pubblicò i carteggi inediti tra Tenca e Camerini (Milano 1973), e tra il suo maestro Manara Valgimigli e Concetto Marchesi.
Con qualche incursione sul Rinascimento (Machiavelli e Guicciardini), i suoi corsi si concentrarono sullo snodo tra Illuminismo, Neoclassicismo e Romanticismo (con Parini, Monti, Foscolo, il romanzo storico) e su quello tra Verismo (Verga) e decadentismo italiano (Pascoli) ed europeo, spesso affiancati da problemi di traduzione (Nievo, Ungaretti, Montale, Quasimodo).
Socio corrispondente dell’Accademia patavina dal 1963, ed effettivo dal 1984, ne fu segretario della classe di Scienze morali dal 1985 al 1991. Insieme a Gianfranco Folena, Vittorio Zambon e al sindaco della città Mario Balbo, nell’autunno del 1970 ideò il Premio Monselice per la traduzione letteraria e scientifica, che si svolse dall’anno successivo per un quarantennio.

Tra i lavori principali: le edizioni del “Varmo” (1945 e 1964), del “Novelliere campagnuolo e altri racconti” (1956) e del “Quaderno di traduzioni” (1964) di Ippolito Nievo e il volume “Tre poeti traduttori: Monti, Nievo, Ungaretti” (1988).

[Attilio Motta]

Fonti bibliografiche:
V. Zaccaria, “Ricordo del s.e. Iginio De Luca”, in “Atti e Memorie dell’Accademia Patavina di Scienze Lettere ed Arti”, CX (1997-98), I (Atti), pp. 151-55; P. Maggiolo, “I soci dell’Accademia (lettere C e D)”, in “Atti e Memorie dell’Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti già dei Ricovrati e Patavina”, CXIV (2001-02), I (Atti), pp. 117-278 (250).

Persone


Motta, Attilio (Consulente scientifico)
Centro per la Storia dell’Università di Padova (Consulente scientifico)
Capovilla, Jasmine (Curatore)
Rampazzo, Chiara (Curatore)

Editore:

Accademia Patavina di Scienze Lettere ed Arti

Data:

1998

Formato


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Soggetto


• DiSLLipedia, De Luca, Letteratura italiana

Fonti


• De Luca, Iginio. Padova, Accademia Patavina di Scienze Lettere ed Arti, 1998.
• Accademia Galileiana - OPUS.ZAC.6

Diritti:

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons CC BY 4.0.

Per gentile concessione dell'Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti.