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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Façon, Nina

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Façon, Nina

Descrizione

Nina Façon (Ploieşti 1909 – Bucarest 1974). Studia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bucarest, diventando discepola di Ramiro Ortiz, filologo romanzo, fondatore della cattedra di italiano presso l’ateneo bucarestino. Si laurea in Filologia Moderna (1931), in Filosofia (1932) e in Storia (1935). Il suo debutto avviene nel 1932 sulla rivista «Roma», diretta da Ortiz. Dopo quest’ultimo, quando lascia Bucarest per ricoprire il ruolo di professore di Letterature Neolatine a Padova (1933), Nina Façon rimane in contatto con il suo maestro, collaborando all’elaborazione del volume “Manualetto romeno”. Nel 1937, quando viene fondato il lettorato romeno presso l’Università di Padova, Nina Façon diventa la prima lettrice di lingua romena, grazie all’invito di Ramiro Ortiz, il quale ha sempre apprezzato la serietà, la professionalità e la modestia della studiosa. Nel 1938, riceve la laurea honoris causa con una tesi di dottorato su “Michelangelo poeta” (pubblicata nel 1939 a Bucarest). A causa delle leggi razziali in Italia, nel 1939, il suo contratto di lettrice di romeno viene annullato. Tornata in Romania, continua la sua ricerca e lavora come insegnante di scuola superiore insegnando soprattutto storia. Pubblica alcune traduzioni usando gli pseudonimi di Ioana Anin (Giordano Bruno, “Despre cauzǎ, principiu şi unitate (De la causa, principio et uno)”, 1942) e di Sorin Ionescu (la traduzione del volume di Marsilio Ficino, “Asupra iubirii sau Banchetul lui Platon”, 1942; la versione romena del trattato “Il Principe” di Niccolò Machiavelli, ripubblicata nel 1960 con il nome reale della traduttrice).
Tra 1943 e 1948 diventa collaboratrice della Facoltà di Lettere e Filosofia, presso l’Università di Bucarest. Nel 1948 abbandona l’insegnamento preuniversitario per la carriera accademica presso la Cattedra di Lingua e Letteratura Italiana di Bucarest da lei diretta fino al 1972, anno del suo pensionamento. Due anni dopo, il 24 novembre, si spegne mentre è in corso di svolgimento il congresso del Partito Comunista Romeno, motivo per cui la notizia della sua scomparsa non viene pubblicata da nessun giornale. Lascia questo mondo in silenzio, così come visse, ma i suoi lavori scientifici, le sue traduzioni e la devozione con la quale lavorò durante la sua vita dicono molto della sua professionalità e della sua modestia.

La sua produzione scientifica ricopre: lavori lessicografici ed enciclopedici (i dizionari bilingui da lei coordinati “Dicționar italian-român” [1963] e “Dicționar român-italian” [1967], “Piccolo vocabolario romeno-italiano e italiano-romeno dell’uso moderno” [1963, in collaborazione con A. Balaci e G. Petronio]; “Dicționar cronologic. Literatura italianǎ” [1974, a cura di N. Façon, autori D. Condrea-Derer e A. Vanci-Birtolon], “Dicționar enciclopedic al literaturii italiene” [1982]); trattati linguistici e di storia della letteratura italiana (“Problemele limbii literare în cultura italianǎ [1962], “Grammatica storica della lingua italiana. Vol. 1. La fonetica” e “Vol. 2. Morfologia e sintassi” [1963-1964], “Corso di storia della lingua italiana. Vol. 1. Dalle origini fino alla civiltà comunale: (fine del Trecento)” e “Vol. 2. Dal Rinascimento fino ai giorni nostri” [1963-1965]; “Istoria literaturii italiene” [1969], “Istoria literaturii italiene. Iluminismul şi Romantismul, I-III” [1956], “Corso di storia della letteratura italiana moderna e contemporanea (dall’ultimo Ottocento fino ai nostri giorni nostri)” [1971], “Corso di storia della lingua italiana. Parte I: dalle origini fino alla civiltà comunale (Fine del Trecento)” [1971]); studi sulla storia letteraria italiana, su famose personalità della cultura italiana o europea (tra i quali facciamo qui menzione: “Intelectualul şi epoca sa. Studii de istorie literarǎ italianǎ” [1966], “Literaturǎ italianǎ în critica lui Benedetto Croce”, in “Studii de literaturǎ universalǎ” [1966, VIII], “Concepția omului activ. Studii” [1946], “Blaise Pascal” [1969]).

Degna di attenzione è anche l’intensa attività di traduzione svolta dalla studiosa. Ricordiamo qui soprattutto le impegnative traduzioni del “Principe” di Machiavelli (apparsa nel 1942 sotto lo pseudonimo Sorin Ionescu e nel 1960 con studio introduttivo e note firmata con il vero nome), della “Scienza nuova” di Vico (“Principiile unei ştiințe noi”, 1972), delle “Istorie fiorentine” di Machiavelli (“Istoriile florentine”, con studio introduttivo e note, 1968). Altre importanti traduzioni sono quelle di Giovanni Verga (“Familia Malavoglia”, 1955), Giosuè Carducci, “Scrieri alese” (1964) e della “Storia della letteratura italiana” di Francesco de Sanctis (“Istoria literaturii italiene”, 1965).

[Dana Feurdean]

Fonti bibliografiche:
“Carteggio Ramiro Ortiz - Nina Façon”, a cura di D. Condrea-Derer, București 2007; A. Ventura, “Le leggi razziali all’Università di Padova”, in “L’università dalle leggi razziali alla Resistenza”, Padova 1996, pp. 131-204; D. Feurdean, “La romenistica nello spazio linguistico-culturale padovano – sette decenni di tradizione”, in “Studii de romanistică. Volum omagial închinat profesorului Lorenzo Renzi”, a cura di F.-D. Marga, V. Moldovan, D. Feurdean, Cluj-Napoca 2007, pp. 39-54.

Foto presente nello studio del prof. Cepraga, Università degli Studi di Padova.

Persone


Feurdean, Dana (Consulente scientifico)
Centro per la Storia dell’Università di Padova (Consulente scientifico)
Capovilla, Jasmine (Curatore)
Rampazzo, Chiara (Curatore)

Formato


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fotografia

Soggetto


• DiSLLipedia, Façon, Letterature neolatine, Lingua romena

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