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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Ricapitolazioni inventariali dell'Istituto di psicologia 1924-1938 (inventari 1920-1938)

Ricapitolazioni inventariali dell'Istituto di psicologia 1924-1938 (inventari 1920-1938)

Descrizione

ASPETTI CONTENUTISTICI DEI MATERIALI

I primi 12 inventari del Laboratorio di Psicologia sperimentale (dal 1929 denominato Istituto), qui presentati, costituiscono una interessante documentazione sulla nascita e lo sviluppo, a partire dal 1920, del laboratorio e della biblioteca della futura Facoltà ad opera del fondatore Vittorio Benussi e, successivamente alla sua morte nel 1927, del suo allievo Cesare Musatti, fino all’allontanamento di questi dall’insegnamento nel 1938 in conseguenza delle leggi razziali.

Tra i beni acquistati infatti, oltre ai materiali di comune arredo destinati all’Istituto, si può ricostruire la strumentazione scientifica (purtroppo in gran parte perduta) di cui Benussi in primo luogo dotò il laboratorio per gli esperimenti, unitamente al progressivo costituirsi di un patrimonio librario - a tutt’oggi pressoché interamente conservato presso la Sezione Storica della Biblioteca “Fabio Metelli” - testimoniante i personali interessi scientifici e culturali dei due capostipiti della psicologia italiana e nel contempo riflettente il panorama nazionale e internazionale degli studi disciplinari nel settore.

Si può fra l’altro notare che:
I materiali di laboratorio vengono acquistati a partire dal giugno 1920, mentre i primi libri ordinati da Benussi - tutti in francese - fanno ingresso, coi nn. 19-36 e con unico buono di carico, il 16 marzo 1922: si può dunque indicare questa data come quella della nascita effettiva della biblioteca. Progressivamente, a partire da giugno di quell’anno, viene registrato anche l’ingresso delle riviste per annata.

Nel giugno del ’29, Musatti cura l’acquisizione del patrimonio già appartenuto personalmente a Benussi, che viene dunque a confluire formalmente con quello di patrimonio pubblico: si noti il cospicuo numero di pubblicazioni in tedesco, che lo studioso aveva recato con sé dall’Università di Graz al momento del suo arrivo a Padova.

Il 10 ottobre 1930, viene registrato come “dono” il fondo Gino Melati (non è ben chiaro se per disposizione testamentaria dello studioso allievo di Ardigò o donazione degli eredi), costituito da 140 monografie (inv. 676-816, col buono di carico 122), prevalentemente in italiano e comprendenti anche studi di scienze umane.

DESCRIZIONE ESTRINSECA DEI DOCUMENTI:

I documenti contabili costituiscono il “Prospetto delle variazioni in aumento o in diminuzione degli oggetti esistenti al … nel Laboratorio di Psicologia avvenute dal … al …” e sono preceduti dai fogli di “Recapitolazione” nei cui spazi riportare: estremi temporali, struttura, “consegnante”, “consegnatario (firma e qualità dell’agente responsabile…)”. Essi sono suddivisi in colonne riportanti: sulla sinistra, Num. d’ordine progressivo, Num. d’ordine progressivo d’inventario assegnato agli oggetti, Data della entrata, Descrizione degli oggetti, Indicazione sommaria del locale dell’istituto dove trovansi gli oggetti (laboratorio, biblioteca); sulla destra, Condizione… (nuovo, usato…), Provenienza (acquisto, dono…), Numero del buono di carico, Quantità degli oggetti / Prezzi unitari per oggetti di uguale specie / valore da inventariare (ammontare del carico) / classificazione in conti e sottoconti (colonne 9-12), Data discarico o variazione consistenza (colonna 13)

La numerazione procede in pratica in base al susseguirsi dei buoni di carico; sulla prima colonna viene riportato un numero che in sostanza è di registro d’ingresso (relativo a materiali o beni librari, con numerazione ricominciante ogni anno), mentre sulla seconda è riportato il numero di inventario vero e proprio assegnato ai singoli oggetti (ad es. 3 tendine hanno 1 n. ingresso e 3 n. inventario).

I documenti furono redatti, in bella calligrafia, dagli impiegati amministrativi avvicendatisi, con descrizioni bibliografiche sommarie spesso recanti vistosi errori di trascrizione (anche nei nomi degli autori più celebri).

I registri presentano pesanti interventi successivi - quali cancellazioni a penna rossa – per fini amministrativi di scarico: in particolare, lo scarico dei materiali appare effettuato nel 1984, quello dei libri nel 2001 (benché questi in realtà risultino tuttora posseduti dalla Biblioteca).

Persone


Benussi, Vittorio (Conservatore)
Musatti, Cesare (Conservatore)

Formato


application/pdf (175.29 MB)

Lingua:

Italiano

Diritti:

© Tutti i diritti riservati