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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, plut. 63.2

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, plut. 63.2

Descrizione

Manoscritto membranaceo contenente la prima decade. Datato 1466 e sottoscritto dal copista Gherardo di Giovanni del Ciriagio (f. 217r) (DBI, vol. 53, 1999), il plut.63.2 viene realizzato per Lorenzo de’ Medici.

BIBLIOGRAFIA
- M. D. Reeve, Italian relatives of M in Livy 1-10, “Aevum” 52, 1996, 113-127
- S. P. Oakley, A Commentary on Livy, books 6-10, vol. 1, Oxford 1997, 180-181
- M. Moschella, voce Gherardo del Ciriagio, in “Dizionario biografico degli italiani”, vol. 53, Roma 1999, 619-620

ILLUSTRAZIONE
Il codice si apre con l’antiporta e il frontespizio che introducono la decade prima (ff. 2v-3r).
Nell’antiporta (f. 2v) è riportata l’intitolazione dell’opera racchiusa da una cornice circolare con fregio fogliaceo, decorata dall’impresa giovanile di Lorenzo de’ Medici, ossia il broncone fiorito di rose con il motto “Le temps revient”su comparti rossi alternati a quelli grigi privi di fiori. Nel frontespizio (f. 3r) è miniata l’iniziale F in lamina d’oro con decorazioni floreali e fogliacee dorate su fondo rosso: al centro è raffigurata una moneta dorata con l’effige della dea Roma che regge una piccola Vittoria alata e con le lettere SC (Senatus Consultum), secondo un’iconografia desunta dal repertorio numismatico classico di età imperiale. Il margine superiore e quello laterale sinistro sono ornati da un fregio a candelabra su fondo blu, verde e rosso, interrotto da putti, da figure che reggono cornucopie e da una serie di clipei tondi e ovali in cui sono inseriti gli emblemi di Lorenzo de’ Medici (il fuoco con le farfalle, le api con le fiale, l’albero di alloro, la pianticella verde e il pappagallo con il motto “Non le set qui non l’essaye”). Nel margine inferiore del frontespizio è miniato lo stemma dei Medici inscritto in un tondo ornato da elementi floreali e sorretto da due giovani vestiti secondo la moda rinascimentale.
Gli incipit dei libri liviani sono decorati invece da iniziali in lamina d’oro decorate da fiori blu e rosa, elementi fogliacei e bottoncini dorati.
Il manoscritto è copiato in umanistica su un’unica colonna di testo ed è firmato nel 1466 da Gherardo di Giovanni del Ciriagio, “cives” e notaio fiorentino nonché copista di numerosi codici classici e umanistici per i Medici. Il lussuoso apparato illustrativo della decade prima viene realizzato su commissione di Lorenzo de’ Medici in un momento successivo alla copiatura del testo, probabilmente nel nono decennio del Quattrocento, ed è attribuito ad Attavante (Dillon Bussi – Fantoni 1992, 137).
Il miniatore fiorentino, uno dei più noti alla critica e celebrato sin dai tempi di Vasari, si formò nella bottega di Francesco d’Antonio del Chierico per avvicinarsi poi ai modi di Domenico Ghirlandaio, riproponendo tramite la miniatura gli esiti della cultura artistica fiorentina coeva arricchita da citazioni dall’antico. La maggior parte dei manoscritti da lui miniati è stata realizzata quasi esclusivamente per committenti prestigiosi quali i Medici e Mattia Corvino, re d’Ungheria (Galizzi 2004).

BIBLIOGRAFIA
- A. C. de la Mare, New Research on Humanistic Scribes in Florence, in A. Garzelli (a cura di), Miniatura fiorentina del Rinascimento 1440-1525. Un primo censimento, vol. 1, Firenze 1985
- A. Dillon Bussi – A. R. Fantoni, La biblioteca Medicea Laurenziana negli ultimi anni del Quattrocento, in A. Lenzuni (a cura di), All’ombra del lauro. Documenti librari della cultura in età laurenziana, catalogo della mostra (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, 4 maggio – 30 giugno 1992), Firenze 1992, 135-147
- D. Galizzi, voce Vante di Gabriello di Vante Attavanti detto Attavante, in M. Bollati (a cura di), “Dizionario biografico dei miniatori italiani, secoli IX-XVI”, Milano 2004, 975-979
- A. Dillon Bussi, Il collezionismo librario di Mattia Corvino e Lorenzo de’ Medici: intenti comuni e reciproci influssi, in P. Farbaky – D. Pócs – M. Scudieri – M. Brunori (a cura di), Mattia Corvino e Firenze. Arte e umanesimo alla corte del re d’Ungheria, catalogo della mostra (Firenze, Museo di San Marco – Biblioteca di Michielozzo, 10 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014), Firenze-Milano 2013, 240-249

Descrizione delle miniature
f. 2v: antiporta con l’iscrizione del titolo dell’opera
f. 3r: frontespizio decorativo a candelabra e iniziale F con la raffigurazione di una moneta classica con l’effige della dea Roma; stemma di Lorenzo de’ Medici (bas de page)

Luogo/Tempo


Firenze
1466

Formato


application/pdf (427.01 MB)
manoscritto (altezza: 380 mm, larghezza: 260 mm)

Soggetto


• Tito Livio; prima decade; totuslivius
• Dewey Decimal Classification -- Literature & rhetoric (800) -- Italic literatures; Latin literature (870)

Lingua:

Latino

Diritti:

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