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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, S.Marco 326

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, S.Marco 326

Descrizione

Manoscritto membranaceo contenente la prima decade. Include le famose sottoscrizioni dei Nicomachi, che suggeriscono l'allestimento di una copia di Livio tra la fine del IV e l'inizio del V sec. Contiene molte annotazioni marginali e note di possesso, che testimoniano la sua presenza agli inizi del Trecento nella libreria di Pietro e Giovanni da Montenero, Iacopo di Simone Folchi (DBI, vol. 48, 1997), Nicolò Niccoli (DBI, 2013) e Bartolomeo Fonzio (DBI, vol. 36, 1988). È il manoscritto siglato D (Dominicanus) dagli editori della prima decade.

BIBLIOGRAFIA
-P. A. Stadter – B. L. Ullman, The Public Library of Renaissance Florence. Niccolò Niccoli, Cosimo de’ Medici and the Library of San Marco, (Medioevo e Umanesimo, 10), Padova 1972
- R. M. Ogilvie, The Manuscript Tradition of Livy's first decade, "The Classical Quarterly" 7, 1957, 70-72
- G. Billanovich, La tradizione del testo di Livio e le origini dell'Umanesimo, vol. 1: Tradizione e fortuna di Livio tra Medioevo e Umanesimo, Padova 1981, 228, 232-235
- B. Munk Olsen, L’étude des auteurs classiques latins aux XIe et XIIe siècles, Paris 1985, vol. 2, 5
-G. Billanovich, La biblioteca papale salvo le “Storie” di Livio, “Studi petrarcheschi”, n.s. 3, 1986, 1-115
- M. D. Reeve, The third decade of Livy in Italy: the familiy of the Puteaneus, “Rivista di Filologia e Istruzione Classica” 115, 1987, 129-164
- R. Zaccaria, voce Della Fonte (Fonzio), Bartolomeo, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, vol. 36, 1988, 80-84
- S. P. Oakley, A Commentary on Livy, Books 6-10, vol. 1, Oxford 1997, 155, 165-166, 184-198, 217-269
-C. Bianca, voce Niccoli, Nicolò, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, 2013 (online)
-A. Daneloni, Bartolomeo Fonzio (Bartolomeo della Fonte), in F. Bausi – M. Campanelli – S. Gentile – J. Hankins (a cura di), Autografi dei letterati italiani, vol.1: Il Quattrocento, Roma 2013, 169-196

ILLUSTRAZIONE
Il ms. San Marco 326 rappresenta un testimone fondamentale nella tradizione testuale liviana poiché è uno dei codici più antichi a tramandare tutti i libri della decade prima ed è l’antigrafo per le successive recensioni. Secondo l’ipotesi di Billanovich, supportata da Bischoff, questo manoscritto è stato copiato in minuscola carolina in Laterano per la Biblioteca papale tra la fine del XI e l’inizio del XII da tre copisti oriundi della Francia meridionale (Billanovich 1981, 230-235). Solo nel XIV secolo sarebbe stato riscoperto a Roma per passare successivamente a Firenze dove venne utilizzato dall’umanista Pier Vettori.
Il codice presenta solo un fascicolo decorato da un miniatore di penna che esegue alcune iniziali ornate a racemi vegetali con inchiostro bruno (ff. 126v; 147v) e disegni nel bas de page, in alcuni casi non finiti, che non sono in relazione con il testo, ma hanno funzione puramente ornamentale: un leone nel f. 130v e una serie di elementi decorativi fitomorfi disposti all’interno di forme geometriche (ff. 133v; 135r; 141r; 142v). La decorazione è caratterizzata dal disegno monocromo e preciso, dal tratto spesso ed elegante, ed è riconducibile a un maestro di cultura francese di ambito cistercense, così come i modelli figurativi di riferimento afferiscono al repertorio della produzione scultorea e architettonica dell’Île-de-France (Bilotta 2011, 102-105).
Le analogie tra il codice liviano e la produzione miniata francese confermerebbero una continuità di scambi culturali e artistici e la presenza in Laterano di maestri d’Oltralpe, o formatisi su modelli transalpini, che lavorano al servizio della curia papale.

BIBLIOGRAFIA
-V. von Büren, Livy’s Roman History in the Eleventh-Century Catalogue from Cluny. The transmission of the First and the Third Decades, in C. A. Chavannes-Mazel - M. M. Smith (eds.), Medieval Manuscripts of the Latin Classics. Production and Use, Proceedings of the Seminar in the History of Book to 1500, London – Los Altos Hills (California) 1996, 57-73
-M. Buonocore, La biblioteca dei pontefici dall’età antica all’Alto Medioevo, in A. Manfredi (a cura di), Storia della Biblioteca Apostolica Vaticana, vol. 1: Le origini della Biblioteca Vaticana tra Umanesimo e Rinascimento (1447-1534), Città del Vaticano 2010, 24-71.
-M. A. Bilotta, I libri dei papi. La Curia, il Laterano e la produzione manoscritta ad uso del papato nel Medioevo (secoli Vi-XIII), (Studi e testi, 465) Città del Vaticano 2011, 102-105, 110

Persone


Titus Livius (Autore)
Bartolomeo Fonzio (Precedente proprietario)

Luogo/Tempo


1090-1110
Francia del sud (Bischoff)

Formato


application/pdf (773.96 MB)
altezza: 295 mm, larghezza: 218 mm

Soggetto


• Tito Livio; prima decade; totuslivius
• Dewey Decimal Classification -- Literature & rhetoric (800) -- Italic literatures; Latin literature (870)

Lingua:

Latino

Diritti:

© Tutti i diritti riservati