Dediche manoscritte del Fondo Bodrero
La collezione comprende le immagini delle dediche manoscritte presenti nei libri della biblioteca personale del Professor Emilio Bodrero (1874–1949).
La maggior parte delle dediche si trovano in libri ed opuscoli donati da amici, studiosi e scrittori, in segno di stima, riconoscenza, amicizia, o con preghiera di recensione. Tra queste si segnalano le dediche di Sibilla Aleramo, Ettore Romagnoli, Massimo Bontempelli.
Emilio Bodrero nacque a Roma nel 1874.
Conseguì le lauree in giurisprudenza nel 1895, in filosofia nel 1900 ed in lettere nel 1901; prima di arrivare a Padova, insegnò a Messina e passò poi all’Università di Roma, affiancando all’insegnamento universitario la propria attività di studioso della filosofia antica, in particolare del pensiero presocratico, e partecipando attivamente alle vicende del Paese.
Si arruolò infatti volontario nel 1915; fu prima osservatore di trincea, poi bombardiere ed infine, promosso sul campo al grado di capitano, passò al comando di un reparto di arditi. Per operazioni di guerra venne decorato di tre croci di guerra, tre medaglie di bronzo ed una d’argento.
Tra il 1921 ed il 1943 ricoprì numerose importanti cariche pubbliche: eletto deputato nelle file del partito fascista nel 1924, fu sottosegretario alla Pubblica Istruzione tra il 1926 ed il 1928, vice-presidente della Camera dei deputati tra il 1929 ed il 1933, presidente della Confederazione nazionale professionisti ed artisti tra il 1930 ed il 1933, senatore del Regno dal 1 marzo 1934.
Fu membro di numerose accademie italiane, presidente della Società italiana autori ed editori, vice-presidente della Società filosofica italiana, presidente della Sezione filosofica della Società per il progresso delle scienze. Vasto è stato il suo contributo alla pubblicistica fascista.
Morì a Roma nel 1949.
Per approfondimenti:
– Armando Rigobello, Bodrero Emilio in Dizionario Biografico degli italiani.
– Marco Michelon, Il lascito “Emilio Bodrero” all’Università di Padova: il riordino e l’inventariazione del fondo archivistico, in Quaderni per la storia dell’Università di Padova, 39(2006), pp. 143–180.
La collezione è accessibile anche da Europeana.