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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Cinematecnica. Conversazioni sull’arte del cinema

Illustrazione di Giorgio Carpinteri (dal Catalogo 2018 del Ca’ Foscari Short Film Festival</a>, pp. 124-125)
Illustrazione di Giorgio Carpinteri (dal Catalogo 2018 del Ca’ Foscari Short Film Festival, pp. 124-125)

La collezione, ideata come progetto finale del Master di primo livello in “Digital Humanities” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, prende spunto dalle registrazioni video di una serie di corsi organizzati dall’Ufficio Attività Cinematografiche del Comune di Venezia e dal Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” dal 1993 al 1998.
Durante le conferenze, tenutesi in questo arco di tempo nella stagione autunnale, è stato analizzato un aspetto particolare del cinema nel suo “farsi” (l’inquadratura, il racconto, l’interpretazione, il montaggio, la regia, la luce).
La collezione, che comprende 20 video sottoposti ad un processo di conversione digitale, riporta la quasi totalità degli incontri, meno qualcuno che è mancato all’appello al momento della ricognizione all’interno degli archivi di VHS dei Dipartimenti di Studi Umanistici (DSU) e di Filosofia e Beni Culturali (DFBC) di Ca’ Foscari.

Il ciclo di conferenze, noto con il nome “Cinematecnica”, per volontà degli organizzatori pone l’accento su competenze di duplice natura:

  • in primo luogo teorico-critiche, a partire dal legame con discipline preesistenti (pittura, fotografia, teatro e letteratura);
  • secondariamente tecnico-pratiche, grazie alla partecipazione di specialisti e professionisti, che, con la loro esperienza, permettono l’approfondimento e la comprensione degli aspetti più squisitamente progettuali ed esecutivi della realizzazione di un film.



La scena allo specchio: i paramentri del teatro


Il merito dell’organizzazione delle conferenze è del professore Fabrizio Borin e del professore Roberto Ellero, i quali hanno invitato a raccontare e a raccontarsi, anno dopo anno, una serie di personalità del mondo del cinema: dai registi Cristina Comencini, Daniele Lucchetti, Enzo Monteleone ai professori Paolo Bertetto, Mario Brenta, Carmelo Alberti, passando per montatori cinematografici, direttori della fotografia, storici e storici dell’arte.
Gli esiti dei corsi sono stati raccolti annualmente nei quaderni della collana “Circuito Cinema”, molti dei quali ormai introvabili.

Nel 2001 alcuni degli interventi sono stati riportati in un volume intitolato “Cinematecnica. Percorsi critici nella fabbrica dell’immaginario” edito da Bulzoni Editore.
Lasciamo dunque alle parole degli organizzatori stessi il compito di chiarire l’intento profondo che ha mosso l’iniziativa e il conseguente motivo per cui è stata riconosciuta l’importanza della digitalizzazione a fini didattico-culturali.

“Il riconoscimento pieno del film come “bene culturale” negli ultimi decenni ha consentito alla critica cinematografica il superamento di antiche, irrisolte e talvolta puramente oziose dicotomie fra “arte” e “industria”. […] Se arte e industria si risolvono dialetticamente nella sintesi del film come bene culturale, sulle modalità tecniche del fare il cinema, c’è ancora da riflettere parecchio. Se in ambito puramente teorico non vi è chi non concordi sull’importanza determinante degli aspetti tecnici e delle componenti tecnologiche nel processo produttivo che trasforma le idee in film, secondo un processo di trasformazione per l’appunto industriale, nella pratica di molta storia e di molta critica del cinema la tecnica rimane un territorio inesplorato e sovente disatteso. Un luogo in cui addentrarsi con cautela molte volte per mero obbligo culturale o documentario, poche altre per curiosità. Un atteggiamento semi-elitario a metà tra l’antico disprezzo e alcune performance della disinvolta supponenza contemporanea. […] Vale allora la pena di ricordare che accanto al non meno fondamentale “che fare” resta il “come farlo”, perché la fantasia riposa pur sempre sulle virtù della tecnica.”

— F. Borin, R. Ellero, Cinematecnica. Percorsi critici nella fabbrica dell'immaginario, Bulzoni, Roma 2001, p. 417

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