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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Digital collections



Fondo Laura Lanzieri Eritrea

Massaua (Colonia Eritrea) Palazzo Governatoriale

Il fondo Laura Lanzieri è una collezione di fotografie dell’Eritrea coloniale, databili indicativamente agli anni dal 1930 al 1960, donata alla Biblioteca di Storia nel 2019 dalla signora Lanzieri (Roma 1956 - Padova 2022).

La raccolta comprende 356 immagini, di cui 25 fotografie, 164 cartoline fotografiche e 167 provini; solamente 9 delle cartoline (n. 12, 40, 78, 83, 84, 93, 94, 339, 353) furono impiegate come cartoline postali, spedite dall’Eritrea all’Italia, mentre 2 sono compilate, ma non risultano spedite (n. 91, 341).

L’Eritrea, colonia italiana ufficialmente dal 1890, nel 1936 durante il ventennio fascista diviene parte dell’Africa Orientale italiana, insieme ad Etiopia e Somalia; in quegli anni la comunità italiana in Eritrea è molto numerosa e si concentra in particolare nell’area dell'altopiano di Asmara, la capitale, a motivo del clima più mite.

Una guida turistica dell’epoca riporta: “Al turista l’Eritrea offre un paesaggio vario e pittoresco, notevoli monumenti e, nella parte alta, un clima salubre che ne fa un gradevole soggiorno per tutto l’anno” (Consociazione turistica italiana, Africa orientale italiana, Milano, CTI, 1938).

La provenienza di questa collezione di foto è legata alle vicende delle famiglie Ricupito e Lanzieri: i genitori della signora Laura, Giuseppe Lanzieri (Sarno 1919 - Roma 1973) ed Ines Ricupito (Napoli 1925 - Padova 2009), vissero infatti in Eritrea per alcuni periodi all’inizio degli anni cinquanta, con il primo figlio Francesco Paolo (Roma 1948 - Rovigo 2017).

Il padre di Ines, Francesco Ricupito (1888-1938), di origini campane, si era trasferito in Eritrea ed aveva avviato ad Asmara nel 1915 un negozio e sartoria di vestiario militare. Secondo il Chi è? Dell'Eritrea 1952 (Puglisi, Giuseppe, Chi è? Dell’Eritrea 1952: dizionario biografico: con una cronologia, Asmara, Agenzia Regina, 1952, p. 253) Ricupito “nel 1935 fu il primo a dare sviluppo a moderne costruzioni edili nella capitale, costruendo la propria residenza in Corso del Re” (palazzo Ricupito, soggetto di due cartoline: 53 e 81).

Francesco Ricupito (sempre secondo il Chi è? dell'Eritrea) muore nel novembre del 1938 in un incidente automobilistico sulla strada Asmara-Addi Ugri, ma la famiglia rimane ancora ad Asmara, probabilmente fino all’occupazione britannica dell’Eritrea del 1941, durante la seconda guerra mondiale.

In seguito la famiglia, come molti altri italiani, rientra in patria, e nel primo dopoguerra Ines Ricupito sposa il cugino Giuseppe Lanzieri, avvocato e appassionato di pittura. Il Chi è? dell’Eritrea 1952 (p. 177) riferisce che Giuseppe esercita la libera professione in Eritrea, dove è giunto il 10 aprile 1950, e che come pittore ha già all’attivo mostre personali e partecipazioni a importanti premi ed esposizioni.

Ines e Giuseppe, con il piccolo Franco (Francesco Paolo), sono in Eritrea probabilmente per sistemare gli affari di famiglia e risiedono nel palazzo in Corso del Re ad Asmara della famiglia Ricupito, per poi rientrare definitivamente in Italia.

Le cartoline viaggiate sono datate tra il 1948 e il 1955; solamente una risulta spedita da Giuseppe e Ines al padre di Giuseppe, Francesco Lanzieri (n. 40), negli altri casi Giuseppe Lanzieri è il destinatario. Si intuisce che a partire dal 1953 la famiglia Lanzieri si è ormai stabilita a Roma, e continua a ricevere i saluti di amici che ancora vivono ad Asmara e dove la comunità italiana permane molto unita nonostante il difficile momento storico.

Non si tratta, tuttavia, di una raccolta di foto di famiglia: i numerosi provini fotografici presenti nella raccolta potrebbero essere opera dello stesso Giuseppe Lanzieri, che nella sua attività di pittore amava ritrarre anche i medesimi soggetti e paesaggi africani, ma il resto della collezione di fotografie e cartoline forse fu semplicemente acquistata negli studi e negozi dei fotografi-editori attivi in Eritrea fin dai primi anni di esistenza della colonia.

Siamo in presenza di un album privato che è al tempo stesso un esempio tipico di album coloniale, con tutta la valenza di fonte storica: cartoline, foto e provini costituiscono una collezione molto rappresentativa di fotografia coloniale, per il gusto e per la scelta dei soggetti, che possono essere classificati in alcune delle categorie individuate da L. Goglia (Nota sulla cartolina fotografica coloniale italiana, in «Rivista di storia e critica della fotografia», IV (1983), 5, pp. 8–12):

Le immagini, in ottimo stato conservativo, sono quindi molto varie e affascinanti, spesso di straordinaria modernità; la digitalizzazione ha dato loro ulteriore vitalità e nitidezza, esaltando i soggetti e la luminosità.

Le fotografie sono descritte mediante lo schema di metadati di Phaidra (UWmetadata). La catalogazione ha compreso sia la registrazione di tutte le informazioni presenti sulle fotografie sia un approfondimento di ricerca su diverse fonti al fine di evidenziare la fotografia come oggetto e come fonte storica.

  1. Scritte, annotazioni, timbri e logotipi presenti sia sul recto che sul verso delle immagini sono stati riportati nel campo descrizione.
  2. La tecnica di stampa delle fotografie è stata identificata e riportata nel campo descrizione.
  3. I fotografi e gli editori delle fotografie sono stati identificati ove possibile. Per ognuno è stata compilata una scheda informativa contenente tutte le informazioni reperite dalle fonti ed è stato creato un elemento in Wikidata. L’identificativo Wikidata è stato associato al relativo campo autore in Phaidra.
  4. Nel campo parole chiave sono stati inseriti termini comuni a tutta la collezione (es. Africa orientale italiana, Colonialismo, Italia coloniale, Eritrea) e termini specifici ad ogni immagine. Questi ultimi sono stati assegnati facendo riferimento alla classificazione con la quale è stata riordinata la sezione Miscellanea della Fototeca IsIAO (Palma, Silvana, L’Africa nella collezione fotografica dell’IsIAO: il fondo Eritrea-Etiopia, Roma, Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente, 2005, p.29). Tale classificazione proviene da una Relazione del Ministero dell’Africa Italiana (Ministero dell'Africa Italiana, Ufficio Studi, Relazione sull'attività svolta dall'Ufficio Studi dalla data di ricostituzione del Ministero ad oggi, Roma, marzo 1950, pp. 21-22).

I suddetti approfondimenti, insieme a un elenco di collezioni fotografiche digitali relative all’Africa coloniale italiana e a una bibliografia, sono documentati nel Progetto di valorizzazione del Fondo Laura Lanzieri Eritrea. Relazione tecnica.

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