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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Glagolitica jadertina. Manoscritti glagolitici da Zara

Vengono qui riprodotti in formato digitale alcuni testi manoscritti inediti presenti presso la Sezione di Slavistica della Biblioteca Beato Pellegrino di Studi letterari, linguistici, pedagogici e dello spettacolo. Si tratta di 49 documenti in fogli sciolti di varia dimensione, scritti in alfabeto glagolitico croato di tipo corsivo, acquistati nel 1950 da Arturo Cronia per la Biblioteca dell’Istituto di Filologia slava da lui allora diretto e recanti il numero di registro di ingresso 4184 b (Fin 2019).

Le riproduzioni comprendono sia il recto – contraddistinto dal numero del documento assegnato a suo tempo dalla biblioteca – sia il verso del documento, che contiene talvolta preziose indicazioni sulla provenienza dei manoscritti (come nel caso di alcuni sigilli e timbri a secco che vengono pure riprodotti).

Alcuni anni dopo l’acquisto, nel 1957, la presenza a Padova di questi documenti venne resa nota alla comunità scientifica internazionale tramite uno studio dello stesso Cronia intitolato Glagolitica jadertina del secolo XVII, uscito in “Slavistična Revija” (Cronia 1957). Nello studio, rimasto per ora l’unico sull’argomento, i documenti vengono descritti come testi a carattere giuridico-amministrativo scritti in croato (talora conservando anche traccia dell’originale italiano), risalenti prevalentemente alla seconda metà del secolo XVII e provenienti dai territori zaratini, sia quelli del retroterra sia quelli insulari (soprattutto Ugljan). Si tratta per lo più di “mandati” indirizzati dal governatore di Zara al giudice locale, affinché trasmetta ai contadini le richieste dei proprietari, riguardanti mancati pagamenti o inappropriate occupazioni dei terreni, ecc. Non mancano anche suppliche dei contadini stessi ai proprietari delle terre da loro lavorate o altri documenti analoghi.

Cronia si sofferma su alcuni documenti (vedi № 22 e 27, rispettivamente un mandato del 1630 e uno del 1671), trascrivendoli in caratteri latini e fornendo notizie più particolareggiate sul loro contenuto. Lo stesso fa per il № 23, un mandato del 1696. Lo studioso riferisce anche di due suppliche: vedi i documenti № 5 e 14. Il secondo dei due, datato 1669, risulta inviato da una donna, una contadina, “forse caso unico nella storia della scrittura glagolitica”, come precisa l’Autore stesso (Cronia 1957: 134).

Quest’ultimo documento viene anche riprodotto in appendice all’articolo, assieme ad altri quattro (№ 1, 9, 16 e 18 bis), definiti nelle didascalie rispettivamente: “Mandato del Conte di Zara del 1607 al giudice di Pasman”, “Mandato del Provveditore Generale della Dalmazia Alvise Priuli del 1639 al giudice di Brevilacqua su istanza di Valerio Ponte, storico di Zara”, “Mandato del Capitano di Zara del 1672 al giudice di Verhe (Nona)” e infine “Stima delle olive del 1695)”.

Cronia si sofferma poi sulle principali caratteristiche paleografiche, fonetiche, morfologiche (tra cui alcuni arcaismi nelle desinenze nominali e nelle forme verbali) che contraddistinguono questi documenti. Particolare rilievo viene dato alle peculiarità lessicali e sintattiche che “grondano di italianismi”.

L’articolo si chiude con la seguente affermazione: “I nostri documenti quindi possono interessare – oltre che la storia dalmata e la scrittura glagolitica – tanto la dialettologia serbo-croata in genere, quanto i suoi elementi italiani in particolare.” (Cronia 1957: 139).

Tale è anche l’auspicio di questa pubblicazione on line, che renderà finalmente fruibili nella loro interezza documenti finora inaccessibili, arricchendo così le fonti su cui si basano non solo le ricerche storiche relative all’area croato-dalmata e ai suoi rapporti con la Repubblica di Venezia, ma anche e soprattutto quelle linguistiche che interessano la dialettologia croata, e più in generale slava, nonché il contatto slavo-romanzo.

Arturo Cronia, Glagolitica jadertina del secolo XVII, “Slavistična Revija”, X (1957), 129-144.

Monica Fin, Arturo Cronia e la Biblioteca di Slavistica a Padova. In: R. Benacchio, M. Fin (a cura di) Arturo Cronia. L’eredità di un maestro a cinquant’anni dalla scomparsa. Padova: Esedra, 2019, 93-116.

— Rosanna Benacchio

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