Libri antichi e di pregio delle biblioteche giuridiche dell'Università degli Studi di Padova
La pubblicazione di una versione digitale di alcuni fra i volumi antichi di Giurisprudenza dell'Università di Padova, ha lo scopo di promuovere la conoscenza dei testi che hanno dato un contributo alla letteratura giuridica e filosofica diffusasi tra il secolo XVI e i primi decenni del XX attraverso la stampa.
Le opere, afferenti prevalentemente alle discipline giuridiche e filosofiche, sono conservate nelle biblioteche giuridiche ospitate all'interno del Dipartimento di Diritto privato e critica del diritto e del Dipartimento di Diritto pubblico, internazionale e comunitario.
La presente collezione si suddivide in due parti: la prima contiene le opere edite dal XVI secolo al 1830 in Europa, stampate con torchio e caratteri mobili, la seconda contiene le opere di giuristi italiani edite dopo il 1830, stampate non più con i caratteri mobili ma con altre tecniche tipografiche.
Le edizioni più antiche sono da considerare più per il loro contenuto testuale che per l'aspetto bibliologico e artistico, in quanto raramente illustrate o corredate di legature di pregio.
Tra giuristi e i filosofi maggiormente rappresentati nella collezione sono Gian Domenico Romagnosi, Antonio Genovesi, Gaetano Filangieri, Enrico Catellani, Alfredo Rocco.
La provenienza degli esemplari è da ricondurre sia alle esigenze della didattica che nella sua storia ne hanno giustificato l'acquisizione, sia alla volontà di accrescere un patrimonio storico, culturale e scientifico per ciò che riguarda discipline come il diritto privato, il diritto pubblico, il diritto penale, la filosofia e la filosofia del diritto, sia per l'ambito nazionale che per quello internazionale.
Tutti gli esemplari fisici sono catalogati in SBN. Dal Catalogo del Sistema bibliotecario padovano e dall'OPAC SBN nazionale è attivo un link alla copia digitalizzata in Phaidra. Il criterio della scelta dei libri da digitalizzare ha tenuto conto della reperibilità o meno in rete di copie digitalizzate da altri progetti e delle condizioni fisiche ai fini della conservazione degli esemplari.
La digitalizzazione è stata effettuata e gestita all’interno dell’Ateneo da personale bibliotecario, utilizzando uno scanner planetario per riproduzioni digitali.