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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Archivio di Fabio Metelli

Guardando con l’occhio del biografo … ho avuto l’impressione di aver fatto un po’ di tutto, o di essere andato a tentoni. Quanti articoletti su argomenti di nessun interesse! Mi interessavano allora? Forse sì, ma in una forma particolare, certo per ragioni accessorie. In parte perché ciò che per Musatti era la Psicologia scientifica mi pareva troppo ristretto; in parte per curiosità, in parte per la convinzione, che ho tuttora, che non ci siano argomenti ignobili, di cui si debba parlare con disprezzo, e che in ogni campo si possa fare del lavoro veramente intelligente… 1

— Fabio Metelli



L’Archivio di Fabio Metelli costituisce una straordinaria testimonianza della sua attività didattica e del suo lavoro di ricerca nel campo della psicologia sperimentale.


Nato a Trieste nel 1907, Metelli è prima assistente di Cesare Musatti presso l’Università di Padova e quindi ordinario di Psicologia e direttore dell’Istituto di Psicologia sperimentale in quella stessa università. I suoi lavori più noti trattano della percezione del movimento e della cosiddetta trasparenza fenomenica: quell'evento percettivo in cui una superficie fisicamente opaca, ma opportunamente strutturata e colorata, fornisce all'osservatore una chiara impressione di trasparenza. 2 A lui e al prof. Ernesto Valentini si deve inoltre l’istituzione in Italia del primo corso di laurea in Psicologia (1971), presso le Università di Padova e di Roma.

Fabio Metelli – Scheda biografica (PDF)
Scritti di Fabio Metelli (PDF)
Fabio Metelli su Wikipedia

Quella archivistica è la parte più interessante del fondo donato alla Biblioteca di Psicologia nel 2000 dai figli Claudia e Marco: nella sua articolazione, essa riflette l’impegno vivace e ostinato a risolvere problemi di carattere scientifico che è così tipico di Metelli. Quanto al resto della documentazione pervenuta in biblioteca, monografie e report di università straniere sono stati inseriti a catalogo, mentre gli estratti pubblicati da collaboratori e da amici sono stati descritti tramite Refworks.
Dopo una prima inventariazione del materiale d’archivio – eseguita nel corso del 2002 dai dottorandi Michele Sinico e Giulia Parovel 3 – la Biblioteca di Psicologia intraprende a partire dal 2010 un più ampio progetto di condizionamento, catalogazione archivistica, digitalizzazione e pubblicazione online dell’archivio. La raccolta di documenti si arricchisce di nuove acquisizioni arrivate nel frattempo in Biblioteca e viene riordinata in sette nuove serie.

Introduzione all'Archivio di Fabio Metelli - Biblioteca di Psicologia dell’Università di Padova (PDF)

Serie 1: Attività didattica e di ricerca. Testimonianza delle attività istituzionali dello studioso, la serie nasce dall'esame e dalla nuova articolazione dei fascicoli che in precedenza (Indice Sinico-Parovel) erano stati riuniti sotto la generica dicitura Miscellanea. Il fascicolo n. 2 è costituito da articoli di Metelli sui quali lo studioso ha annotato i propri commenti, o dentro ai quali sono inseriti foglietti di appunti manoscritti. Nel fascicolo 7 si trovano invece le minute del progetto per l'istituzione di un corso di laurea in psicologia all'interno della Facoltà di magistero.




Serie 2: Perizie e brevetti. Anche in questa serie confluiscono molti dei fascicoli che nell'Indice di Sinico-Parovel erano raggruppati nella Miscellanea. Si tratta di materiale documentario avente valore giuridico e di appunti relativi a ricerche sperimentali originate da occasioni extra-didattiche, una per tutte la richiesta di consulenza da parte del Tribunale di Padova su un caso di testamento dubbio – la cosiddetta “perizia Sartori”.

Serie 3: Carteggio (Lettere di e a Metelli e Lettere di altri ad altri). Tra le serie più interessanti per ricostruire la vita professionale dello studioso, comprende lettere sia manoscritte che dattiloscritte – anche in lingua inglese e tedesca. Oltre a corrispondenza indirizzata a e spedita da Metelli, sono presenti anche lettere di altri ad altri in possesso di Metelli. Solo quelle di carattere più strettamente personale non sono state pubblicate. Da segnalare le lettere di Rudolf Arnheim, Jacob Beck, James Jerome Gibson e Wolfgang Metzger.

Serie 4: Scritti di psicologia generale. Materiale vario di approfondimento dei diversi temi della psicologia generale: appunti di lettura, minute, bozze di studi inediti, appunti o dispense per la didattica. Rispetto all’Indice di Sinico-Parovel i fascicoli di questa serie sono stati completamente riordinati e ridenominati, seguendo come unico criterio la materia oggetto dei documenti. Da segnalare il fascicolo 16 – excursus sull'attività di ricerca di Vittorio Benussi, scritto in occasione del ventesimo anniversario della sua scomparsa – e il fascicolo 36 – contenente numerose riflessioni sulla psicologia sperimentale in Italia e, in particolare, a Padova.

Serie 5: Scritti sul tema della trasparenza. Si tratta per lo più di appunti manoscritti e dattiloscritti ricchi di formule, disegni e schemi. Spesso sono scritti a matita su fogli sciolti di diverse dimensioni, tra i quali è difficile cogliere un legame logico: il che ne rende difficile anche la datazione. Solo in pochi casi si sono salvate le cartelline con la denominazione originale, contenenti fogli di appunti omogenei. Interessante per comprendere il metodo di scrittura di Metelli il fascicolo 17, contenente la redazione manoscritta e dattiloscritta del lavoro “Condizioni cromatiche”.




Serie 6: Scritti sul tema della percezione. Anche in questo caso la serie raccoglie materiale molto vario: oltre alle bozze manoscritte e dattiloscritte variamente appuntate, vi si trovano anche alcuni scritti di colleghi studiosi in forma di draft, appuntati o meno (per es. J.J. Gibson). La suddivisione della documentazione in fascicoli effettuata da Sinico-Parovel è stata in questo caso particolarmente utile: poco è stato modificato rispetto al loro Indice.




Serie 7: Materiale sperimentale. Così è stato sinteticamente definito l'insieme di tavole grafiche, disegni, grafici su carta da lucido, ritagli e fotografie “di laboratorio” rinvenuti alla rinfusa tra la documentazione del fondo Metelli. Le tavole in particolare sono state prodotte con molta probabilità a partire dagli anni '40 del Novecento e illustrano con diverse finalità (dimostrativa o più propriamente sperimentale) i fenomeni e gli argomenti presi in esame da Metelli nel corso del suo lavoro di didattica e di ricerca.
Alcune tavole (cfr. fasc. 45) riportano sul verso le risposte dei vari soggetti sottoposti all'esperimento – citati con sigle o con il nome per esteso. Altre sono riunite in gruppi denominati da Metelli stesso “serie” e identificati da codici alfanumerici indicanti i parametri utilizzati nella conduzione degli esperimenti.
I rotoli di carta da lucido contengono gruppi di disegni pubblicati negli articoli scritti insieme con Elisabetta Gyulai per l'Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti.
Un discorso a parte meritano le fotografie, conservate in un'unica unità archivistica sebbene distinte in più raggruppamenti dentro a buste di plastica diverse. Nella stragrande maggioranza in bianco e nero, le foto rappresentano figure relative a studi sulla trasparenza fenomenica e sono state spesso utilizzate da Metelli per le illustrazioni dei suoi lavori.




NOTE


1 Kanizsa, G. (1987) Come Metelli vedeva se stesso, in Giornate di studio in ricordo di Fabio Metelli: Padova, 10–11 giugno, p. 280.
2 "Fabio Metelli" in Enciclopedia Italiana Treccani (02/02/2015).
3 Sinico, M. & Parovel, G. (2003) Introduzione al Fondo Metelli, Giornale italiano di psicologia, n. 3, pp. 623–634.

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