PHAIDRA – Collezioni digitali

In primo piano è ben visibile la scala elicoidale che conduce alla sala Mantova Benavides e che avrebbe ospitato la raccolta rinascimentale di arte antica. La corona della scala era stata posta in opera il 7 ottobre 1938. L'illuminazione naturale proveniente soprattutto dal lucernaio in vetrocemento e da altre luci zenitali avrebbero illuminano in modo sapiente le opere. A tal riguardo già nel il 3 febbraio del 1937 Gio Ponti scriva ad Anti che "ho visitato a Rotterdam il nuovo modernissimo Museo. Sto vedendo di apportare al nostro Museetto tutti i perfezionamenti che ho visto. Prega di soprassedere a quanto riguarda gli ordinativi dei lucernari.
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FONTI:
Archivio generale di Ateneo, Archivio dei Consorzi edilizi, b.143 fasc. Ponti. Pubblicata ne "Il Miraggio della Concordia, documenti sull'architettura e la decorazione del Bo e del Liviano", Padova 1933-1943, a cura di Marta Nezzo, Treviso [2008] p. 284, doc.31.

Archivio generale di Ateneo, Archivio dei Consorzi edilizi, b.140, Giornale dei lavori della ditta Amleto Faccioli
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LA FOTO È GIÀ STATA PUBBLICATA IN:
DAL PIAZ V., "Storia e storie del cantiere, in M. NEZZO (a cura di) Il miraggio della concordia: documenti sull'architettura e la decorazione del Bo e del Liviano", p.196, fig.93.

A. TISO, “Carlo Anti e il rinnovamento degli edifici universitari” parte del sito internet "Padova un caso studio"parte del sito internet "Padova un caso studio" (fig.23/28): http://circe.iuav.it/Venetotra2guerre/04/fotografie.html