PHAIDRA – Collezioni digitali

Raccolta di manoscritti di carattere medico e naturalistico ritenuti almeno in parte autografi di Prospero Alpino, fra i primi prefetti dell'orto botanico, medico e studioso della cultura egiziana. Il volume si trova in cattive condizioni e presenta carta fragile, strappi, macchie brune, aloni. La recente numerazione a matita nell'angolo in alto a destra passa da C. 89 a C. 100, non segna la 118, numera come 118 la 119.

A C. 31v è riportato il disegno di Smilax aspera.

Appartenne alla collezione del prefetto dell'Orto botanico Giovanni Marsili.

I materiali di archivio del R. Istituto ed Orto Botanico di Padova, di A. Beguinot. Messina, 1923
Il fondo Marsili nella Biblioteca dell'Orto botanico di Padova, a cura di A. Minelli [et al.]. Treviso, 2010 n. 132 a p. 70

Fa parte dell'Archivio dell'Orto Botanico: raccolta - Storia dell'Orto botanico di Padova e Autografi vari

Codice cartaceo di 196 carte recentemente numerate sul recto (bianche le 1,149-151, 207), con legatura in cartone e sul dorso la scritta: «Alpini Mss. autogr.». La scrittura è autografa fino a carta 122v, poi di altra mano fino alla fine.
Contiene nelle prime 20 carte la versione, rimasta inedita ed incompleta, del 1° libro sugli Animali dell'Averroé, sotto il titolo: «Averrois Cordubensis De Animalibus Liber primus, Prospero Alpino Marosticense medico et philosopho interprete una cum Diodato Hebraeeo philosopho. Caryri Aegypti an. 1584».
Segue il manoscritto di una parte dell'opera dell'autore sulla Medicina degli Egiziani col titolo: «Prosperi Alpini medici marosticensis De Medicina Aegyptiorum Liber Primus» in gran parte diversa dalle edizioni a stampa.
Presenti poi altri brani più o meno lunghi:
- Una terza parte che consiste di brani inediti da assegnare alla prima parte dell'opera più vasta progettata dall'Alpini, ovvero «De Medico praesagio», di cui il «De praesagienda vita et morte aegrotantium» ne rappresenta la quarta parte;
- Uno zibaldone di appunti dai primi tre libri del «De simplicium medicamentorum facultatibus» di Galeno;
- Due frammenti da ritenersi sicuramente apocrifi, dato che non c'è ne somiglianza tra questi e le scritture autografe ne qualsivoglia elemento storico e di contenuto che ne giustifichi l'attribuzione all'Alpino.
Secondo il Béguinot, questo codice, sebbene frammentario, risulta essere tra i più importanti posseduti dall'Archivio dell'Orto botanico patavino, in quanto ricorda la personalità più eminente fra i Lettori dei Semplici del primo secolo di esistenza dell'Orto ed uno dei botanici prelinneani più noti e benemeriti per le estese ricerche nell'ambito della Flora di Creta, dell'Egitto etc.