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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Cesena, Biblioteca Malatestiana, S.XIII.1

Cesena, Biblioteca Malatestiana, S.XIII.1

Descrizione

Il codice S.XIII.1 della Biblioteca Malatestiana contiene la Decade I ed è parte di un set liviano con i mss. S.XIII.2 e S.XIII.3, che tramandano rispettivamente le Decadi III e IV.
La Decade I viene trascritta e terminata il 16 novembre 1453 dal copista Jacopo da Pergola per Malatesta Novello, signore di Cesena, come riportato nel colophon (f. 216v):
"Scriptus per me Iacobum Pergulitanum et completus die 16 m. novembris 1453 pro magnifico et potenti domino domino Malatesta Novello de Malatestis”.
Nel codice sono presenti alcune annotazioni e correzioni del frate francescano Francesco da Figline, nominato prima cappellano di Malatesta e poi bibliotecario della Libraria del signore di Cesena (De La Mare 1995, 69).

Bibliografia
- Benedectins du Bouveret (ed.), Colophons de manuscrits occidentaux des origines au XVIe siècle, III (I-J), Fribourg 1973 (Spicilegii Friburgensis subsidia, 4), 60, n. 7915
- A. Derolez, Codicologie des manuscrits en écriture humanistique sur parchemin, I, Turnhout 1984 (Bibliologia, 5), 141, n. 168; II, 36, n. 76.
-C. Guasti - E. Casamassima, La Biblioteca Malatestiana: le scritture e i copisti, "Scrittura e civiltà", 16 (1992), 229-264: 243, 247, 258, 263.
-A. Domeniconi, Lo scrittorio malatestiano (a cura di Lorenzo Baldacchini), "Romagna arte e storia", 13 (1993), n. 37, 23-80: 27, 45, 78.
- M. A. Casagrande Mazzoli – M. Brunello, Tra le righe dei codici malatestiani, in L. Righetti - D. Savoia (a cura di), Il dono di Malatesta Novello, atti del convegno (Cesena, 21-23 marzo 2003), Cesena 2006, 225-256 : 249
- P. Errani – M. Palma (a cura di), I manoscritti datati della provincia di Forlì-Cesena, Firenze 2006, 66-67 e tav. 35, cat. n. 64 (P. Errani)


Illustrazione
Il codice membranaceo, con testo vergato in umanistica su un’unica colonna, si apre con l’iniziale figurata F (f. 1r) dorata su fondo blu decorato con filigrane a biacca che racchiude il ritratto dell’autore Livio rappresentato di profilo, con barba bianca e capo ricoperto dal turbante, secondo l’iconografia del “filosofo”. Gli altri libri liviani sono introdotti da iniziali dorate decorate a bianchi girari su lacunari verdi, rossi e blu inseriti in una cornice dorata (ff. 24r, 49r, 77v, 191r, 122v, 140v, 158r, 175v, 196v).
Il miniatore responsabile dell’iniziale figurata è legato alla cultura tardogotica con influssi pisanelliani ed è attivo all’interno dello scriptorium della corte cesenate, dove realizza altri manoscritti per il committente Malatesta Novello tra gli anni quaranta e cinquanta del Quattrocento. La mano di questo anonimo miniatore - inizialmente identificato con Matteo de’ Pasti (Mariani Canova 1991, 124; Mariani Canova 1995, 161) – coinciderebbe con quella del Secondo Maestro delle Vite di Plutarco (S.XV.1, ff. 51r, 66r, 79r, 89v, 99v, 112v, 127r, 144r, 154v; S.XV.2, ff. 1r, 16v) (Lollini 2004, 12; Lollini 2007, 180) e si riscontra anche in altri codici malatestiani, quali la Naturalis Historia di Plinio (S. XI.1), le Orationes di Cicerone (S.XIX.2) (Fachechi 2004, 165-167) e le Omelie di San Giovanni Crisostomo (D.V.5) (Mariani Canova 1995, 161-162; Lollini 2007, 180).


Bibliografia
- A. Mottola Molfino - M. Natale (a cura di), Le Muse e il principe. Arte di corte nel Rinascimento padano. Catalogo, catalogo della mostra (Milano, Museo Poldi Pezzoli, 20 settembre – 1 dicembre 1991), Modena 1991, 121-128, cat. n. 9 (G. Mariani Canova).
-A.C. De La Mare, Lo scriptorium di Malatesta Novello in F. Lollini – P. Lucchi (a cura di), Libraria Domini. I manoscritti della Biblioteca Malatestiana: testi e decorazioni, Bologna 1995, 35-93: 39, 40, 61 n. 3, 63 n. 34, 72
-G. Mariani Canova, La miniatura nella Biblioteca Malatestiana in F. Lollini – P. Lucchi (a cura di), Libraria Domini. I manoscritti della Biblioteca Malatestiana: testi e decorazioni, Bologna 1995, 155-187: 162-163.
-F. Lollini, La decorazione libraria per i Malatesta nel XV secolo: un panorama generale, in A. Donati (a cura di), Il potere, le arti, la guerra. Lo splendore dei Malatesta, Milano 2001, 49-61: 54.
-F. Lollini, Gusto malatestiano: il decoro librario, in P. G. Pasini (a cura di), Malatesta Novello magnifico signore, San Giorgio di Piano 2002, 59-65: pp. 60, 65 nota 21
-F. Lollini, I manoscritti miniati della Biblioteca Malatestiana in B. Dradi Maraldi (a cura di), Storia di Cesena, VI.1, Cultura, Rimini 2004, 5-51: 12
-M. G. Fachechi, Dalle Marche alla corte di Malatesta Novello: il punto su Jacopo da Pergola in M. Baldelli (a cura di), Tardogotico e Rinascimento a Pergola. Testimonianze artistiche dai Malatesta ai Montefeltro, Pergola 2004, 163-169: 165, 167
-F. Lollini, La biblioteca Malatestiana a Cesena in F. Lollini – M. Pigozzi (a cura di), Emilia Romagna rinascimentale, Milano 2007, 174-184: 180

Descrizione delle miniature
-f. 1r: iniziale F con ritratto dell’autore (Tito Livio)

manoscritto

Persone


Titus Livius (Autore)
Jacopo da Pergola (Copista)
Malatesta Novello (Dedicatario)
Secondo Maestro delle Vite di Plutarco (Miniatore)

Luogo/Tempo


1453
Cesena

Soggetto


• Tito Livio; prima decade; totuslivius
• Dewey Decimal Classification -- Literature & rhetoric (800) -- Italic literatures; Latin literature (870)

Lingua:

Latino