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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Cesena, Biblioteca Malatestiana, S.XIII.2

Cesena, Biblioteca Malatestiana, S.XIII.2

Descrizione

Il codice S.XIII.2 della Biblioteca Malatestiana contiene la Decade III ed è parte di un set liviano con i mss. S.XIII.1 e S.XIII.3, che tramandano rispettivamente le Decadi I e IV.
La Decade III viene trascritta e terminata il 12 giugno 1448 dal copista Jacopo da Pergola per Malatesta Novello, signore di Cesena, come riportato nel colophon (f. 220v):
“Scriptus per me Iacobum Pergulitanum magnifico et potenti domino domino Malateste Novello de Malatestis et cetera. Et perfectus die XII° iunii millesimo CCCC°XLVIII Cesene et cetera. Laus Deo in secula seculorum. Amen.”
Nel codice sono presenti alcune annotazioni e correzioni del frate francescano Francesco da Figline, nominato prima cappellano di Malatesta e poi bibliotecario della Libraria del signore di Cesena (De La Mare 1995, 45, 69).

BIBLIOGRAFIA
- Benedectins du Bouveret (ed.), Colophons de manuscrits occidentaux des origines au XVIe siècle, III (I-J), Fribourg 1973 (Spicilegii Friburgensis subsidia, 4), 61, n. 7918
-C. Guasti - E. Casamassima, La Biblioteca Malatestiana: le scritture e i copisti, "Scrittura e civiltà", 16 (1992), 229-264: 243, 258, 263.
-A. Domeniconi, Lo scrittorio malatestiano (a cura di Lorenzo Baldacchini), "Romagna arte e storia", 13 (1993), n. 37, 23-80: 27, 45, 78.
- P. Errani – M. Palma (a cura di), I manoscritti datati della provincia di Forlì-Cesena, Firenze 2006, 67 e tav. 21, cat. n. 65 (P. Errani)


Illustrazione
Il codice membranaceo, con testo vergato in umanistica su un’unica colonna, si apre con l’iniziale I (f. 1r) dorata, decorata da un’elegante tralcio fogliaceo blu e dorato su sfondo blu decorato a puntinature di biacca, che viene replicata all’inizio del libro 22 (f. 23v). La stessa tipologia ornamentale si ritrova con la variazione cromatica del tralcio in rosso e verde nell’iniziale H del libro 27 (f. 134r) e nelle altre lettere incipitarie dei libri (ff. 48v, 69v, 90r, 110v, 158v, 183r, 201r) in cui il racemo è bianco ed è inserito tra i lacunari verdi, rossi e blu. Le iniziali si possono considerare affini a quelle presenti nel Plinio S.XI.1 della Malatestiana (f. 19r), attribuito alla mano dello stesso maestro della Decade I (S.XIII.1), per il quale è stata proposta l’identificazione con il Secondo Maestro delle Vite di Plutarco.

BIBLIOGRAFIA
-A.C. De La Mare, Lo scriptorium di Malatesta Novello in F. Lollini – P. Lucchi (a cura di), Libraria Domini. I manoscritti della Biblioteca Malatestiana: testi e decorazioni, Bologna 1995, 35-93: 38-39, 45, 63 n. 34, 69, 72
-F. Lollini, Gusto malatestiano: il decoro librario, in P. G. Pasini (a cura di), Malatesta Novello magnifico signore, San Giorgio di Piano 2002, 59-65: 65 nota 21.
-M. G. Fachechi, Dalle Marche alla corte di Malatesta Novello: il punto su Jacopo da Pergola in M. Baldelli (a cura di), Tardogotico e Rinascimento a Pergola. Testimonianze artistiche dai Malatesta ai Montefeltro, Pergola 2004, 163-169: 164, 167

manoscritto

Persone


Titus Livius (Autore)
Jacopo della Pergola (Copista)
Malatesta Novello (Dedicatario)

Luogo/Tempo


1448
Cesena

Soggetto


• Tito Livio; terza decade; totuslivius
• Dewey Decimal Classification -- Literature & rhetoric (800) -- Italic literatures; Latin literature (870)

Lingua:

Latino