PHAIDRA – Collezioni digitali

Girolamo Li Causi arriva a Venezia, dopo essersi diplomato in ragioneria a Palermo, nell’ottobre del 1913, per frequentare il corso di Economia politica del Regio Istituto Superiore di Studi Commerciali, l’odierna Università Ca’ Foscari.
Per lui e per gli altri studenti cafoscarini sono anni molto intensi, fatti non soltanto di studio, nuove amicizie e goliardia. Incombe infatti la Prima guerra mondiale e la comunità cafoscarina si ritrova ad essere coinvolta nella divisione che spacca il paese tra chi è favorevole all’intervento in guerra e chi è per il mantenimento della neutralità.
Li Causi, in quanto socialista e vicino alle posizioni di Giacinto Menotti Serrati, si schiera con i neutralisti e si rende protagonista di numerosi scontri, talvolta anche violenti, con chi abbraccia convinzioni diverse dalla sua. Memorabile è lo scontro verbale con Ernesto Cesare Longobardi, suo professore a Ca’ Foscari e in futuro suo amico.
Il 10 gennaio 1918 completa il suo percorso di studi laureandosi a Pisa, dove la sede di Ca’ Foscari era stata trasferita a causa della guerra, con una tesi dal titolo Del principio dell’indipendenza economica delle nazioni e un voto finale di 64 su 70. e Studi e tesi i cui argomenti verranno poi ripresi da Li Causi nei suoi numerosi articoli ed editoriali sul settimanale socialista “Il Secolo Nuovo”, di cui sarà anche direttore.
Una volta laureatosi, Li Causi parte per il fronte e nel gennaio del 1918 arriva in Piccardia, nel nord della Francia. Pochi mesi dopo, a seguito di alcune rocambolesche vicende narrate nella sua autobiografia, ottiene una licenza e rientra in Italia, restando fino alla fine del conflitto nelle retrovie del padovano.