PHAIDRA – Collezioni digitali

Li Causi interviene su argomenti di notevole importanza per la città. La maggioranza presenta un ordine del giorno contrario all’ipotesi del Governo nazionale di togliere a Venezia il Comando del Compartimento Marittimo, che prelude a una possibile cessione dell’Arsenale alle cooperative rosse. Li Causi si dichiara invece favorevole, auspicando da una parte un mutamento dell’attività dell’Arsenale, da militare ad industriale, e quindi un obiettivo di interesse generale; ma dall’altra parte non manca di esprimere sostegno agli interessi legittimi, ma di fatto corporativi, del sistema cooperativo socialista, teorizzando la capacità di autogoverno dei lavoratori: “I migliori giudici sono le maestranze che hanno diritto di scegliersi quella forma di autogoverno che giudicano migliore per difendere i propri interessi di classe”.
Nella stessa seduta consiliare, la giunta e la maggioranza presentano una proposta di modifica dei criteri di suddivisione, per fasce di reddito, dei ceti sociali che avranno diritto all’assistenza sanitaria e ospedaliera gratuita o semi-gratuita, al fine di contenere i crescenti oneri a carico delle casse comunali.Li Causi dichiara la ferma contrarietà del gruppo socialista, individuando prima le cause dell’accresciuto bisogno di assistenza ospedaliera nell’aumento della miseria conseguente alla guerra, ed esponendo poi una prospettiva politica di carattere generale, per cui “il problema spedaliero è problema di diritto pubblico che, per le esigenze della assistenza delle classi disagiate, deve riposare sulle imposte”, concludendo che “la nostra aspirazione è per l’assistenza sanitaria gratuita per tutti, è per l’assicurazione obbligatoria contro le malattie”.