VERBALE DI SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI VENEZIA, 02/03/1922
Descrizione
Si discute del bilancio preventivo 1922 del Comune. Li Causi interviene non sull’analisi delle singole voci, ma contestando alla giunta di aver prodotto “un bilancio che è di semplice amministrazione”, quindi privo di spessore politico nel reperire e nell’indirizzare le risorse a favore dei ceti popolari. Contesta che, ancora nel 1922, non siano superati gli effetti pesantemente inflattivi generati dalla guerra e che la crescita dei salari nominali non riesca mai a recuperare la perdita del potere di acquisto di beni causata dall’elevato aumento dei prezzi. A proposito di risorse da reperire, Li Causi accusa la maggioranza di non volere “contrapporsi allo Stato che questi mezzi non può dare per le pastoie che avvolgono i Comuni stessi, i Comuni socialisti non hanno di queste pregiudiziali, non ne debbono avere, altrimenti tradirebbero il mandato che hanno avuto”.
È un Li Causi che, anche in sede amministrativa, tende a interpretare in chiave politica generale il confronto con la maggioranza, non senza la sua consueta vis polemica, come gli riconosce sarcasticamente un consigliere di maggioranza, intervenuto “per controbattere gli sfoghi che il Consigliere Li Causi, infuocato figlio del Mongibello, è venuto a riversare nella placidezza della laguna”.
Persone
Università Ca' Foscari Venezia - Dipartimento di Studi Umanistici (Autore della digitalizzazione)
Luogo/Tempo
Venezia - 1922
Formato
application/pdf (8.52 MB)
Soggetto
• bilancio preventivo ; salari ; inflazione ; Mongibello