PHAIDRA – Collezioni digitali

Dopo la laurea e l’esperienza della guerra, Li Causi torna a Venezia nel marzo 1919. Riprende immediatamente l’attività politica, e già a maggio diventa segretario della sezione veneziana del Partito Socialista, che conosce una crescita notevole degli iscritti e dei consensi alle elezioni politiche dell’autunno 1919. È esponente della frazione massimalista, al seguito di Giacinto Menotti Serrati che, segretario della Camera del Lavoro di Venezia, inciderà molto sulla formazione politica del giovane Li Causi, fino alla creazione della frazione “terzina” del Partito e la successiva confluenza nel Partito Comunista d’Italia nel 1924.
Riprende anche la collaborazione giornalistica al settimanale “Il Secolo Nuovo” nel ruolo di editorialista; ne diventerà direttore nel marzo 1921. Eletto segretario della Federazione provinciale del partito, al Congresso Nazionale, tenutosi a Milano nell’ottobre 1921, Li Causi viene eletto nel Consiglio Nazionale, a soli 25 anni. Un anno prima era stato eletto nel Consiglio Comunale di Venezia.
La vita politica di Li Causi è dunque molto precoce e intensa e di lui si accorgono anche le nascenti squadre fasciste, che a Venezia e provincia organizzano più volte aggressioni nei suoi confronti. Dopo la breve esperienza a Treviso come Segretario della locale Camera del Lavoro (aprile-settembre 1920), al ritorno a Venezia inizia una fase drammatica, segnata dalla fine dell’occupazione delle fabbriche e il dilagare della reazione fascista. Dopo il fallimento dello “sciopero legalitario” dell’estate 1922, ad agosto Li Causi è costretto a lasciare Venezia. Inizia una nuova fase del suo percorso politico che, sotto il fascismo, lo porterà a trascorrere 15 anni tra carcere e confino.