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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Palazzo Bo

Palazzo Bo

Descrizione

La collezione di fotografie è preziosa testimonianza della fervida stagione di lavori che ha impegnato l'Università degli Studi di Padova sotto il rettorato di Carlo Anti nei primi anni del IV Consorzio per la sistemazione edilizia della Regia Università di Padova (1933–1943). Inoltre, sono state commissionate delle opere di abbellimento artistico, affreschi, sculture, tele, oggi parte del patrimonio storico-artistico dell'Ateneo.
L'interesse del tutto peculiare della collezione fotografica, che spazia in un arco di tempo lungo un ventennio – dal 1925 fino al 1943 – cruciale per la politica, la vita sociale e culturale italiane, consiste nella estrema eterogeneità dei documenti, capaci di testimoniare efficacemente le diverse fasi degli interventi presso Palazzo Bo.
La sede trecentesca dell'Università, Palazzo Bo, dopo una serie di acquisizioni ottocentesche, venne rinnovata dapprima con la realizzazione negli anni Venti di un nuovo ampliamento da parte di Guido Fondelli.
In seguito, sotto il rettorato di Carlo Anti, venne profondamente ristrutturata con la realizzazione del Cortile Nuovo (architetto Ettore Fagiuoli) e la riorganizzazione organica del complesso, per cui venne incaricato l'architetto e designer milanese Gio Ponti.
Le fotografie relative alla situazione pregressa ai due interventi forniscono, da un lato, importante documentazione sui rinvenimenti archeologici derivati dagli scavi, come lo scoprimento del Ponte di San Lorenzo in occasione dei lavori a Palazzo Bo del 1938.
Di rilievo, anche in prospettiva conservativa, le informazioni desumibili sugli arredi e le opere d'arte appena realizzate, sia in relazione ai colori originali sia ai materiali impiegati: si vedano i dettagli del mobilio minuziosamente progettato da Ponti per gli ambienti del Rettorato o dei dipinti appena ultimati da Filippo De Pisis, Achille Funi, Ferrucci Ferrazzi, Giuseppe Santomaso e Gino Severini, dallo stesso architetto chiamati a decorare gli ambienti del palazzo.
Non di minor conto le testimonianze riguardanti la collocazione originaria di alcuni lavori poi diversamente sistemati: si pensi al caso della Minerva di Paolo Boldrin, inizialmente situata nell'Atrio degli Eroi di fronte allo scalone pontiano che sale al Rettorato; o al portone di Gaetano Orsolini (1922), che le fotografie documentano nel sito originale a chiusura dell'accesso al Cortile Antico, da cui fu spostato in seguito alla costruzione della nuova ala del palazzo; e ancora, agli elementi distintivi del regime, rimossi con l'avvento del governo repubblicano.
Apprezzabili anche per il loro valore estetico, le fotografie della collezione rappresentano dunque un valido strumento di studio e ricerca su un ventennio cruciale nella storia dell'Ateneo patavino, offrendo l'opportunità di nuovi importanti approfondimenti anche per gli anni successivi.

Persone


Archivio generale di Ateneo (Conservatore)


Archivio generale di Ateneo (Curatore della collezione)

Soggetto


• Palazzo Bo, 00020

Lingua:

Italiano

Fonti


• Archivio generale di Ateneo, collocazione: 00020