Descrizione
Descrizione
Il presente strumento, che risale agli anni 1860-1870, è sicuramente un esemplare destinato alla didattica. E' costituito da coppie di rondelle di zinco e rame separate da dischetti di carta inumidita con acqua acidula, secondo la descrizione della pila voltiana proposta in tutti manuali di fisica ottocenteschi. La colonna di dischetti è tenuta insieme da quattro colonnine di legno montate su una base circolare e alla sommità delle quali è fissato un coperchio, anch’esso di legno. Attraverso questo coperchio passa un’asta in ottone terminata all’esterno da una sfera e all’interno da un dischetto, il che permette, avvitando l’asta nel coperchio, di mantenere compatta la colonna di rondelle che costituisce la pila. Le pile a colonna di Volta vennero presto abbandonate per il rapido indebolimento delle corrente prodotta, inconveniente che veniva attribuito non solo ai fenomeni di polarizzazione ma anche al fatto che i dischetti di metallo, premendo sui dischi di carta, ne espellevano rapidamente l’acqua salata o acidula contenuta. Le pile a colonna rimasero però largamente in uso nell’ambito della didattica.
Materiale e tecnica:
legno/ottone/rame/zinco/carta
Misure: altezza 26 cm, larghezza 10 cm, profondità 10 cm
Parole chiave: elettricità, elettromagnetismo, elettrodinamica