PHAIDRA – Collezioni digitali

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Documenti del Concilio di Firenze.
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Nell’estate del 1441 Andrea, abate del monastero di Sant’Antonio e delegato del patriarca dei copti d’Egitto, espresse al papa il desiderio che i copti ricevessero la benedizione dell’Unione con la chiesa di Roma, così come era stato per i greci e gli armeni.
Il Decreto di Unione fu promulgato solennemente nella chiesa di Santa Maria Novella a Firenze il 4 febbraio 1442. Si tratta di un documento bilingue, i ff. 1r-16v in latino, i ff. 22r-44r in arabo.
Alla fine del testo latino si trovano le sottoscrizioni di papa Eugenio IV e di 75 ecclesiastici latini.
Dopo le sottoscrizioni latine è possibile leggere la confessione di fede dell’abate Andrea in latino, mentre alla fine del testo arabo si trova la confessione di fede dell’abate Andrea in arabo.
Nel f. 15v si legge la nota: Blondus. Nel f. 16v si legge la nota: Blondus. Iohannes de Steccatis. Nel f. 44v si trovano le seguenti parole: Decretum Iacobinorum in arabico.

Bibliografia
S. Tedeschi, Etiopi e Copti al Concilio di Firenze, Annuarium Historiae Conciliorum 21 (1989), pp. 380-407;
E. Cerulli, Eugenio IV e gli Etiopi al concilio di Firenze nel 1441, Rendiconti della Reale Accademia Nazionale dei Lincei. Classe di scienze morali, storiche e filosofiche 9 (1933), pp. 347-368;
G. Alberigo et al., Conciliorum Oecumenicorum Decreta, Bologna 19733, pp. 567-582;
G. Hofmann, Epistolae pontificiae ad Concilium Florentinum spectantes, III (Concilium Florentinum. Documenta et scriptores, Series A), Roma 1946, pp. ix, 45-65, doc. 258;
Id. Documenta Concilii Florentini de unione orientalium, III (De unione Coptorum, Syrorum, Chaldaeorum Maronitarumque Cypri), Textus et Documenta. Series Theologica 22, Roma 1936, pp. 27-44;
E. Cecconi, Studi storici sul concilio di Firenze, I, Firenze 1869, pp. 5-66 (appendice).

Codice pergamenaceo, ff. 44 (ff. 17r-21v = bianchi)