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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Norfolk, Holkham Hall Library, 344

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Norfolk, Holkham Hall Library, 344

Descrizione

Il Livio 344 della Holkham Hall Library è composto dal nucleo originario contenente le decadi prima (ff. 15r-138v), terza (ff. 140r-253v) e quarta (ff. 256r-351r) e da una serie di testi e carte aggiunti in vari momenti tra il XV e il XIX secolo. Il codice riveste notevole importanza filologica poiché è il più antico testimone della famiglia α (alpha) che trasmette le tre decadi medievali superstiti copiate in un unico volume, anticipando dunque la pratica di riunire e commentare i libri liviani operata da Petrarca nel XIV secolo.


BIBLIOGRAFIA
-M. D. Reeve, The Transmission of Livy 26-40, “Rivista di Filologia e Istruzione Classica” 114, 1986, 129-172: 138, 140, 156
-M. D. Reeve, The Third Decade of Livy in Italy: The Family of the Puteaneus, “Rivista di Filologia e Istruzione Classica” 115, 1987, 129-164: 146
-M. D. Reeve, A Misdated Manuscript of Livy, “Philologus” 140, 1996, 100-113: 106-107
-S. P. Oakley, A Commentary on Livy, books 6-10, vol. 1, Oxford 1997, 158
-M. De Franchis, Livian Manuscript Tradition, in B. Mineo (ed.), A Companion to Livy, Chichester 2015, 3-23: 4 n. 6

Illustrazione
Il codice 344 della Holkham Hall Library presenta il testo trascritto su due colonne in littera textualis da due copisti ed è il più antico manoscritto a noi pervenuto in cui tutte le tre decadi sono riunite e miniate in un unico volume. Il suo vasto e vivace apparato illustrativo è composto da iniziali figurate in corrispondenza dei libri liviani, da fregi a filigrana blu e rossa che segnalano l’inizio di alcuni capitoli e da fregi ornamentali che incorniciano le colonne di testo in ogni singola carta.
All’interno delle iniziali azzurre e rosa, con campo interno dorato o blu con decorazioni a biacca, sono raffigurati uomini e dottori medievali a figura intera, a mezzo busto o seduti su un seggio e abbigliati con vesti colorate e mantello vaiato. Le figure ritratte si ispirano alla tipologia decorativa tipica dei manoscritti giuridici di area bolognese e non sempre sono riconducibili a riferimenti precisi del testo. Ogni foglio del codice è incorniciato da fregi fogliacei che si sviluppano attorno ad aste rigide decorate da nodi e perline e collocate lungo il margine laterale esterno o nello spazio tra le colonne di testo. I fregi sono variamente decorati da animali, figure antropozoomorfe e umane, dotti e frati, e da medaglioni con ritratti di dottori medievali o altri personaggi inseriti nel bas de page.
Il manoscritto, databile tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, è stato recentemente attribuito a un miniatore bolognese ritenuto «il più importante coetaneo di Nerio» (Conti 1981), noto anche come “Maestro del Collegio di Spagna” poiché illustra le Istituzioni e l’Infortiatum (mss. 282 e 284) oggi conservati al Collegio di Spagna di Bologna (Reynolds 2015).
Non è noto il committente del codice, ma la ricchezza dell’apparato miniato suggerisce che si tratti di un laico o di un prelato ricco e colto con grande interesse verso la letteratura classica. Il Livio 344 viene registrato per la prima volta ad Avignone nella raccolta libraria di papa Benedetto XIII, trasferita alla Peñiscola nel 1409 e acquisita poi da Berenguer Mercader probabilmente nel 1425. Dopo diversi passaggi di proprietà ricostruiti da Reynolds grazie alle note di possesso conservate nei fogli, il codice perviene alla biblioteca degli Agostiniani Scalzi di Lione nel 1690 e nel 1715 viene acquistato, assieme ad altri manoscritti, da Thomas Coke, conte di Leicester, per la sua libreria privata a Holkham Hall.

BIBLIOGRAFIA
-W.O. Hassall, The Holkham Library: Illuminations and Illustrations in the Manuscript Library of the Earl of Leicester, Oxford 1970, 71-73
-A. Conti, La miniatura bolognese. Scuole e botteghe (1270-1340), Bologna 1981, 65 n. 24
-S. Reynolds, A Catalogue of the Manuscripts in the Library at Holkham Hall, I, Manuscripts from Italy to 1500, vol. 1: Shelfmarks (1-399), Turnhout 2015, 211-221
- G. Simeoni, Le Decadi di Tito Livio nel Medioevo: alcune novità per i primi manoscritti miniati, “Rivista di storia della miniatura” 25, 2021, 74-84


manoscritto

Persone


Titus Livius (Autore)
Maestro del Collegio di Spagna (Miniatore)

Luogo/Tempo


1300 ca
Bologna

Formato


image/jpeg (14.44 MB)
manoscritto (altezza: 225 mm, larghezza: 395 mm)

Soggetto


• Tito Livio; prima decade; totuslivius
• Dewey Decimal Classification -- Literature & rhetoric (800) -- Italic literatures; Latin literature (870)

Lingua:

Latino

Diritti:

© Tutti i diritti riservati