PHAIDRA – Collezioni digitali

Il documento ripercorre le tappe della formazione politica di Li Causi e la sua evoluzione, passando per le aspre e crescenti divisioni interne al Partito Socialista e il “trauma” della scissione di Livorno, sino alla confluenza nel Partito Comunista, nel 1924, della frazione “terzina”, di cui era divenuto membro autorevole.
Vengono qui richiamati anche gli anni della sua presenza a Venezia come studente universitario e il contesto sociale entro il quale iniziò l’impegno politico nel Partito Socialista veneziano: “La base di classe della città era allora costituita dagli arsenalotti e dai metallurgici dei numerosi cantieri navali, dalle tabacchine, dai lavoratori del porto, dal personale viaggiante dei vaporetti e della laguna, dai vetrai di Murano e dalle tessili del cotonificio e di numerose altre piccole e medie aziende di maglieria della Giudecca nonché dai mugnai e pastai”.
Nella parte finale del documento si coglie l’orgoglio di Li Causi per il contributo dato alla crescita del Partito Comunista Italiano dai militanti della frazione “terzina” (Serrati, Di Vittorio e Maffi sono espressamente citati).

Il dattiloscritto, pubblicato nel febbraio 1971 da “Il Calendario del Popolo” con il titolo "La battaglia dei terzini per il comunismo", è conservato presso l'Archivio dell'Istituto Gramsci siciliano, che ringraziamo per l’autorizzazione a riprodurlo.