Descrizione
Descrizione
Il caleidoscopio venne brevettato nel 1817 dal fisico scozzese David Brewster (1781-1868). E’ solitamente composto da un tubo cilindrico di cartone o metallo che racchiude all'interno due specchi piani disposti ad angolo acuto tra di loro; una delle estremità del cilindro svolge la funzione di oculare, mentre sull'altra estremità, tra due dischi di vetro, sono collocati alcuni frammenti colorati di vetro che si riflettono negli specchi e creano figure simmetriche che variano quando si ruota il cilindro. Il modello di caleidoscopio conservato presso il Museo è formato da un'asta di ottone orizzontale sulla quale sono posizionati due specchi ad angolo variabile. Da una parte è fissata una mezzaluna di ottone graduata da 0° a 90° munita di una lente biconvessa. Dall'altra parte, contenuti tra due vetri, sono inseriti dei frammenti di vetro colorati. Due piccoli perni sulla mezzaluna graduata permettono la regolazione dell'angolo degli specchi. Guardando attraverso la lente, si vedranno i frammenti di vetro ingranditi e riflessi su tutta la superficie degli specchi, con la produzione di immagini multiple e di gradevoli effetti ottici. Meno corrente del modello classico a tubo, si tratta di un caleidoscopio nel quale è manifesta la modalità di funzionamento. E’ descritto e illustrato in uno dei più famosi trattati di fisica ottocenteschi, il Traité élémentaire de physique théorique et expérimentale di Pierre Adolphe Daguin, pubblicato nel 1855. Daguin descrive questo modello dopo aver presentato il modello classico di caleidoscopio, precisando che “non è che un caleidoscopio ad angolo variabile. I disegnatori di tessuti stampati utilizzano spesso questo strumento per trovare delle combinazioni e degli effetti”.
Iscrizione
J. Duboscq- Soleil rue de l'Odéon à Paris
Materiale e tecnica:
ottone/vetro
Misure: altezza 41 cm, larghezza 12,5 cm, lunghezza 20 cm
Studiosi correlati:
Francesco Zantedeschi (n.1797 - m.1873). Professore di Fisica sperimentale all'Università di Padova dal 1850 al 1857.
Parole chiave: ottica, pre-cinema