PHAIDRA – Collezioni digitali

Il modello, commissionato da Gustavo Bucchia, docente presso la Scuola di Applicazione di Padova negli anni dal 1844 al 1872, eseguito e firmato (sulla spalla) da Luigi Forner di Longarone nel 1852, riproduce interamente il ponte in legno sul Piave a Capodiponte (dal 1867 Ponte nelle Alpi), di luce prossima a 40 m. Inaugurato il 18 agosto 1850, sostituiva il ponte di legname ricostruito nel 1817 ed incendiato il 4 maggio 1848 dai patrioti bellunesi per rallentare l'ingresso delle truppe austriache; venne poi incendiato dagli stessi austriaci nel 1866, prima di ritirarsi dal Veneto. Il ponte è situato in una posizione strategica rispetto ai collegamenti delle valli bellunesi. Si hanno notizie relative già in età romana, cenni alla sua costruzione nel 1181, rifacimento nel 1415, successivo incendio nel 1484 e sua ricostruzione nel 1485. Nel 1600 si decise di costruirlo in muratura, ma nel 1603 crollò senza causa apparente. Rifatto in legno nel 1605 fu distrutto dalle truppe francesi nel 1813. Ricostruito in ferro nel 1871 (ing. C. Coutreau), rialzato di 3 m rispetto alla quota del precedente ponte, fu fatto saltare dagli italiani il 10 novembre 1918 all'indomani della rotta di Caporetto. Nel 1921 su progetto dell'ing. E. Miozzi fu aperto il bel ponte ad arco in c.a. ancor oggi in funzione.
Fonti:
Bucchia, Gustavo (1861), Alcune note sulla fermezza delle armature dei ponti all'americana, Estr. dal Volume X delle Memorie dell’ I. R. Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Venezia, G. Antonelli. https://galileodiscovery.unipd.it/permalink/39UPD_INST/1abjer/alma990007882220206046
Per la storia del ponte ed il progetto dell'ing. Miozzi si veda: Santarella, Luigi e Miozzi, Eugenio (1924). Ponti Italiani in cemento armato. Hoepli, Milano pg. 435-446 e Tav. 73. https://galileodiscovery.unipd.it/permalink/39UPD_INST/1abjer/alma990002405010206046

SCALA: 1:50 - MATERIALI DELL'OGGETTO: legno ed elementi metallici - STATO DI CONSERVAZIONE: cattivo; mancano parecchi elementi lignei; numerosi distacchi; mancano o sono fuori sede quasi tutte le chiavarde metalliche verticali.