Ca' Foscari e il Giappone: l’Istituto italiano per il Medio e l'Estremo Oriente (IsMEO)
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Descrizione
L'Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO) viene fondato nel 1933 ed eretto in ente morale con regio decreto 16 febbraio 1933, n. 142, sotto la presidenza di Giovanni Gentile e di Giuseppe Tucci in qualità di direttore esecutivo, per promuovere i rapporti economici, ma anche politici e culturali con l’Oriente.
Nel 1936, finanziato dal ministero degli Esteri, l’IsMEO ottiene la sede di palazzo Brancaccio a Roma, dove si svolgono le sedute del consiglio e sono aperti la biblioteca e il Museo di arte orientale. In tale occasione è anche istituito un corso per “interpreti e propagandisti commerciali” perché si riconoscono, osserva Gentile, le accresciute finalità economiche e politiche dell’Istituto.
Nel 1942, quando viene aperta una sezione dell’Istituto a Venezia con prerogative simili a quelle della sede centrale, con particolare rilievo per i corsi di lingua giapponese, la direzione è affidata all'allora rettore della Scuola di Economia e Commercio della città, Alfonso de Pietri-Tonelli.
La collezione, composta da 26 carte (23 dattiloscritti, 2 telegrammi e una lettera manoscritta), ripercorre il dialogo, non sempre facile, tra il rettore di Ca’ Foscari ed i dirigenti della sede centrale dell’IsMEO a Roma.
Luogo/Tempo
Roma-Venezia, dicembre 1940 - febbraio 1944
Soggetto
• Scuola superiore di commercio ; Alfonso de Pietri-Tonelli; corso di lingua giapponese ; Takeo Terasaki ; Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente ; IsMEO ; Palazzo Brancaccio ; Giovanni Gentile ; Giuseppe Tucci