Salta ai contenuti
Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Osella 2008

Oggetti della collezione: (2)


Osella 2008
o:11565
Osella 2008
o:11603

Osella 2008

Descrizione

Questo è il VERSO dell'osella 2008. Da alcuni lustri è divenuto apprezzata consuetudine l’'omaggio natalizio e di capodanno ai docenti dell’'Ateneo, da parte del Magnifico Rettore, di una medaglia o placchetta (detta anche Osella per similitudine con una famosa usanza del Doge veneto) per ricordare avvenimenti particolarmente significativi della storia e della vita dell’Ateneo. Sulla soglia dell’'anno 2009 la proclamazione da parte dell’'ONU di tale anno come: “Anno mondiale dell’'Astronomia” implica un’'adesione unanime di tutte le organizzazioni di alta cultura, ed in specie delle comunità degli scienziati ricercatori nelle scienze di base, tra le quali ha un ruolo centrale l’'Astronomia. La scelta del 2009 è quindi legata al quarto centenario dalle scoperte di Galileo e alla effettiva nascita della moderna astronomia telescopica. Questo stabilisce una felice coincidenza per quanto riguarda l’'Università di Padova tra la scelta ONU del 2009, anno interno al periodo dei diciotto anni che vedono Galileo Galilei professore di Matematica presso l’'Università di Padova, e le celebrazioni dell’'Ateneo tributate a Galileo e alla nascita della Scienza moderna, iniziate nel 1992 con il quarto centenario della sua “chiamata” a Padova. Esse hanno come momenti più importanti l’'anno della prolusione (1592) e il biennio 1609-1610, periodo tra i più movimentati e ricchi di scoperte che si conclude con lo splendido esordio delle grandi pubblicazioni, quello del Sydereus Nuncius. La scena commemorativa idealizzata sul dritto dell’'Osella centra l’'attenzione su di un evento dell’'agosto 1609: la presentazione e la donazione di un telescopio alla Signoria della Repubblica di Venezia. Siamo quindi a Venezia, la splendida Città Stato dei cui domini di entroterra Padova entrò a far parte nel 1405 con la sua antica Università (1222), che divenne unico Ateneo riconosciuto e protetto dalla Repubblica. Al centro l'’Osella ha come protagonista il telescopio ottico. Galileo presenta al Doge di Venezia, Leonardo Donà, uomo di Stato tra i più eminenti che la Repubblica abbia avuto, un esemplare da lui prodotto e perfezionato rispetto a prototipi meno efficaci di cui circolava notizia. Galileo porgendo al Doge il telescopio ne illustra le proprietà e commenta i risultati delle prime osservazioni del cielo, atto questo che “realmente sancisce la nascita della moderna astronomia telescopica” e costituisce l'avvio di ciò che oggi conosciamo come la “fondamentale rivoluzione nella percezione da parte dell’uomo del mondo esterno al pianeta terra”, “momento storico che travalica addirittura i confini dell’'Astronomia per segnare una delle date di inizio della Scienza moderna”. Con la presenza, alla sinistra di Galileo, di fra’ Paolo Sarpi “uomo dalle due culture, umanistica e scientifica”, amico di Galileo, dotato di rara competenza nella matematica e nell’'ottica del suo tempo, l’'Osella vuol ricordare la vivacissima temperie culturale fiorente in quegli anni tra Padova e Venezia.
Sul retro della Osella è impressa la massima:
“Io stimo più il trovar un vero,
benché di cosa leggiera,
che '‘l disputar lungamente
delle massime questioni
senza conseguir verità nissuna”
che riproduce una nota manoscritta di Galileo Galilei in margine al manoscritto dal titolo: “Risposta alle opposizioni del S.Lodovico delle Colombe e del S. Vincenzo di Grazia contro al Trattato del sig.Galileo Galilei delle cose che stanno su l’'Acqua o che in quella si muovono”.



Luogo/Tempo


" Padova - Università degli Studi"

Lingua:

Italiano

Ente o persona di riferimento:

Università di Padova - Ufficio Comunicazione