PHAIDRA – Collezioni digitali

Tavola tratta da: Piante del R. Orto di Padova

Eriobotrya japonica Lindl.
Rosaceae
nespolo del giappone


Il Nespolo del Giappone è considerato e utilizzato da molti come pianta ornamentale per il portamento di ampio cespuglio o di albero a chioma espansa (raggiunge i 7-8 m di altezza), per il biancore delle infiorescenze, la disposizione delle foglie che tendono ad addensarsi all'estremità dei rami, per il contrasto tra il verde intenso della pagina superiore e la peluria chiaro-rossastra dì quella inferiore e, se si vuole, per l'abbondante colorata fruttificazione.
Tuttavia la fortuna e l'ampia diffusione di questa pianta in Europa, e poi anche in America - oggi si coltiva in tutto il mondo - furono determinate dai suoi frutti, piacevolmente succosi e profumati che trovarono sempre più ampio consenso sui mercati, a cominciare dagli anni trenta del XIX secolo. Maturano assai precocemente, in Italia a marzo-aprile, a seguito di una fioritura invernale. Per tale motivo da i migliori risultati nelle zone a clima dolce e caldo, sufficientemente umido durante la fruttificazione. Sono state selezionate diverse varietà, con miglioramento della taglia e delle qualità organolettiche del frutto e diminuzione dei semi fino a uno, I frutti possono diventare tossici se consumati in quantità eccessive, come sono velenosi i semi se masticati e ingoiati.
La pianta era già coltivata nell'Orto botanico di Padova nel 1820, poiché figura nel Catalogus plantarum ... di quell'anno sotto il nome di Mespilus japonìca. Era approdata in Europa nel 1784: si ha notizia che fiorì per la prima volta a Parigi nel 1797. Non è il Giappone la sua patria d'origine, come vorrebbe indicare il nome, ma la Cina centrale dove fu trovata semiselvaggia, oltre che coltivata come pianta da frutto, analogamente a quanto avveniva da lunghissimo tempo nel paese del Sol Levante.

tempera su carta