PHAIDRA – Collezioni digitali

Tavola tratta da: Piante del R. Orto di Padova

Kerria Japonica Dec.
[Kerria japonica (L.) DC.]
Rosaceae
cherria

La pianta è alta fino a due metri e più, ha rami verdi, lisci, che tendono ad arcuarsi. Le foglie, sorrette da un breve picciolo, sono d'un bel colore verde brillante, lungamente acuminate, irregolarmente dentate al margine e lunghe fino a dieci centimetri. I suoi fiori si aprono in primavera, più o meno presto secondo la località (a volte è anche rifiorente), solitari, ma numerosi. A proposito del fiore va precisato che non si è in presenza di una specie spontanea, ma di un ibrido artificiale flore pleno, a fiori doppi come si dice comunemente, larghi fino a cinque centimetri, La specie selvatica, che qualcuno preferisce alla precedente, ha corolla a cinque petali, ugualmente gialli, a forma quasi stellata. Esistono diverse varietà, a fiori più grandi, a foglie e rami screziati di giallo o di bianco, di taglia nana. In Italia può essere coltivata fino a mezza montagna e in qualche località della Lombardia è stata trovata inselvatichita.
Gli inglesi la chiamano Rosa del Giappone. Questa è l'unica specie del genere Ksrria, creato dal botanico svizzero Augustin Pyrame De Candolle nel 1817: fino ad allora il nome era Corchorus japonicus, Poiché nel catalogo delle piante dell'Orto di Padova del 1820 la pianta appare con ambedue i nomi è da ritenere che la pianta fosse da tempo in coltivazione quando, dopo il 1817, fu eseguita la tavola.

tempera su carta