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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, plut. 63.4

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, plut. 63.4

Descrizione

Manoscritto membranaceo contenente la prima decade. Realizzato a Firenze per Cosimo de' Medici dal copista Giovanni d'Arezzo (DBI, vol. 55, 2011) assieme ai mss. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, plut. 63.5 e 63.6, contenenti rispettivamente la terza e la quarta decade, nel 1412.

BIBLIOGRAFIA
- G. Billanovich – M. Ferraris, Per la fortuna di Tito Livio nel rinascimento italiano. I. Le “Emendationes in T. Livium del Valla e il Codex Regius di Livio, “Italia medievale e umanistica” 1, 1958, 245-264
- B. L. Ulmann, The Origin and Development of Humanistic Script, Roma 1960, 91-93
- A. C. de la Mare, Florentine Manuscripts of Livy in the Fifteenth Century, in T. A. Dorey (ed.) Livy, London – Toronto 1971, 177-195
- M. D. Reeve, Italian relatives of M in Livy 1-10, “Aevum” 70, 1996, 113-127
- S. P. Oakley, A Commentary on Livy, books 6-10, vol. 1, Oxford 1997, 180-181
- G. Arbizzoni, voce Giovanni da Arezzo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 55, 2011, 684-687
- N. Giovè Marchioli - M. Palma, Livio nel Quattrocento fra manoscritti e stampa. Strutture materiali e grafiche, in G. Baldo - L. Beltramini (a cura di) A primordio urbis. Atti del convegno internazionale di studi liviani (Padova, 21-23 ottobre 2015), Turnhout 2018, 355-388

ILLUSTRAZIONE
Il codice presenta un testo su colonna unica vergato in littera antiqua da Giovanni d’Arezzo, notaio e cancelliere del comune aretino, considerato uno tra i primi copisti di mestiere a Firenze nell’ambito della produzione di manoscritti umanistici di inizio Quattrocento.
La decade prima del plut.63.4, insieme alle decadi terza e quarta (rispettivamente plut.63.5 e plut.63.6), è parte di un set di manoscritti liviani realizzati a Firenze tra il 1412 e il 1413.
Secondo la ricostruzione di Billanovich, Giovanni d’Arezzo finì di trascrivere la decade terza il 28 aprile 1412 e la quarta il 15 gennaio 1412 secondo lo stile fiorentino (corrispondente all’anno 1413), che inizialmente erano destinate a un committente sconosciuto al quale non furono mai consegnati. In un momento di poco successivo, copiò anche la decade prima per Cosimo de’ Medici (plut.63.4, colophon f. 215v) e riutilizzò per la commissione medicea le due decadi precedentemente realizzate. Nel manoscritto plut.63.4 si notano infatti alcune differenze nel formato, nella rigatura e nella scrittura rispetto ai plut.63.5 e plut.63.6 (Billanovich 1958, 254-255). Tuttavia, il set di volumi liviani presenta un apparato decorativo omogeneo e sobrio, composto da iniziali in apertura dei libri liviani decorate a bianchi girari a risparmio su lacunari rossi, arancioni, verdi e blu, che si ispirano al cosiddetto stile geometrico vegetale di transizione di età romanica (Ceccanti 1993-1996). Questo testimone, inoltre, presenta alcune correzioni e annotazioni di Poliziano (Daneloni 2013, 308).

BIBLIOGRAFIA
- G. Billanovich – M. Ferraris, Per la fortuna di Tito Livio nel rinascimento italiano. I. Le “Emendationes in T. Livium del Valla e il Codex Regius di Livio, “Italia medievale e umanistica” 1, 1958, 245-264
- M. Ceccanti, Proposte per la storia dei primi codici umanistici a bianchi girari, “Miniatura. Arte dell’illustrazione e decorazione del libro” 5/6, 1993-1996, 11-16
- T. De Robertis, I percorsi dell’imitazione. Esperimenti di littera antiqua in codici fiorentini del primo Quattrocento, in C. Tristano - M. Calleri - L. Magionami (a cura di), I luoghi dello scrivere da Francesco Petrarca agli albori dell’età moderna, atti del Convegno internazionale di studio dell’Associazione italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Arezzo, 8-11 ottobre 2003), (Studi e ricerche, 3), Spoleto 2006, 109-134
- A. Daneloni, Angelo Poliziano (Angelo Ambrogini), in F. Bausi – M. Campanelli – S. Gentile – J. Hankins (a cura di), Autografi dei letterati italiani, vol.1: Il Quattrocento, Roma 2013, 295-330
- T. De Robertis, I primi anni della scrittura umanistica. Materiali per un aggiornamento, in R. Black – J. Kraye – L. Nuvoloni (eds.), Palaeography, manuscript illumination and Humanism in Renaissance Italy. Studies in memory of A. C. de la Mare, London 2016, 55-85

Persone


Titus Livius (Autore)
Giovanni da Arezzo (Copista)
Cosimo de' Medici (Dedicatario)

Data:

1412

Luogo/Tempo


Firenze
1412 - 1413

Formato


application/pdf (393.38 MB)
manoscritto (altezza: 340 mm, larghezza: 240 mm)

Soggetto


• Tito Livio; prima decade; totuslivius
• Dewey Decimal Classification -- Literature & rhetoric (800) -- Italic literatures; Latin literature (870)

Lingua:

Latino

Diritti:

© Tutti i diritti riservati