Branca, Vittore
Descrizione
Vittore Branca (Savona 1913 – Venezia 2004), di famiglia lombardo-piemontese, studiò alla Normale di Pisa con Momigliano e Pasquali e, perfezionatosi a Salisburgo, dal 1937 fu a Firenze, dove insegnò a scuola e collaborò con l’Accademia della Crusca, che lo chiamò a partecipare all’Edizione Nazionale di Boccaccio.
Ottenuta nel 1942 la libera docenza, dal 1943 fu partigiano e componente, per la neonata DC, della sezione toscana del CNL, del cui giornale clandestino «Nazione del popolo» fu condirettore.
Rinunciando a sicura carriera politica, insegnò dal 1944 al 1949 all’Università di Firenze e, da ordinario, a Catania nel 1950/51.
Nominato direttore della sezione Arti e Lettere dell’Unesco, fu docente a Parigi fino al 1953, quando fu chiamato a Padova, dove insegnò Letteratura italiana fino al pensionamento nel 1983, affiancandovi corsi in altre prestigiose università (tra cui Sorbona, Harvard, NYU, Columbia).
Editore critico di san Francesco e Poliziano, di cui scoprì la “Seconda Centuria”, Branca è indissolubilmente legato a Boccaccio, per le edizioni critiche di “Caccia di Diana” e “Amorosa Visione” ma soprattutto per il “Decameron” (di cui ha fornito la prima edizione critica secondo l’autografo Hamilton 90, ha ricostruito la tradizione e riconosciuto la doppia redazione), del quale è stato il massimo interprete novecentesco, valorizzandone il gusto pittorico e illustrando come l’epopea dei mercatanti fosse venata da “nostalgie tardogotiche”.
I suoi corsi, intrecciando autori a temi, spaziarono dal Medioevo (prosa storico-trattatistica, tradizione lirica, “Vita Nuova”, letteratura religiosa e naturalmente Boccaccio, con “Decameron” e rime) a Umanesimo e Rinascimento (umanesimo veneziano, Poliziano, Machiavelli e Guicciardini) e alla modernità (Alfieri tragico e lirico, Illuminismo e Romanticismo, “Operette morali”), qualche volta con campate più ampie (“storia letteraria ed economica fra Medioevo e età moderna” o “Autografi come autoritratti di scrittori”, da “Petrarca a Montale”, suo ultimo corso), spesso con esplicita attenzione a questioni di periodizzazione e di metodo nella filologia italiana e nella critica contemporanea.
Diresse «Lettere italiane» (dal 1949, con Getto), «Studi sul Boccaccio» (da lui fondati nel 1963 con Padoan), il “Dizionario critico della letteratura italiana” (1973-86) e, tra il 1992 e il 2002, la “Storia di Venezia”, oltre all’edizione di “Tutte le opere” di Boccaccio (1964-1998). Fondò l’Associazione Internazionale per gli Studi di Lingua e Letteratura Italiana (AISLLI), fu dal 1953 alla Fondazione Cini (prima segretario generale, dal 1972 vicepresidente, presidente nel 1995/96), rettore dell’Università di Bergamo (1968-1972), tra i fondatori della facoltà di Lettere a Venezia e Accademico dei Lincei (1982).
Fu medaglia d’oro del CLN toscano, dei Benemeriti della Cultura, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica e Officier de la Legion d’Honneur.
Tra le sue opere: le edizioni critiche di “Amorosa Visione” (1944), “Caccia di Diana” (1967) e “Decameron” (1976) e di inediti umanistici di Ermolao Barbaro (“De coelibatu liber”, 1952) e Poliziano (“Miscellaneorum Centuria Secunda”, 1972); e gli studi “Il cantare trecentesco e il Boccaccio del ‘Filostrato’ e del ‘Teseida’” (1936), “Alfieri e la ricerca dello stile” (1947), “Boccaccio medievale” (1956), “Tradizione delle opere di Giovanni Boccaccio” (1958-91), “Poliziano e l’umanesimo della parola” (1983), “La sapienza civile. Studi sull’Umanesimo a Venezia” (1998).
[Attilio Motta]
Fonti bibliografiche:
C. Ossola, “Branca, Vittore”, http://www.treccani.it/enciclopedia/vittore-branca/; F. Cardini, “Branca, Vittore”, 2013, http://www.treccani.it/enciclopedia/vittore-branca_(Dizionario-Biografico)/; https://www.cini.it/chi-siamo/presidenti-e-segretari/vittore-branca
Persone
Motta, Attilio (Consulente scientifico)
Centro per la Storia dell’Università di Padova (Consulente scientifico)
Capovilla, Jasmine (Curatore)
Rampazzo, Chiara (Curatore)
Formato
image/jpeg (254.17 kB)
fotografia
Soggetto
• DiSLLipedia, Branca, Letteratura italiana
Diritti:
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons CC BY 4.0.
Per gentile concessione dell’Istituto Veneto di Lettere, Scienze ed Arti.