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Ezio Raimondi (Lizzano in Belvedere, BO 1924 – Bologna 2014). Studioso di fama internazionale di Letteratura italiana, si laureò a Bologna con Carlo Calcaterra nel 1945. Pochi anni più tardi iniziò la propria carriera universitaria nello stesso Ateneo, dove insegnò per il resto della sua vita, salvo occasionali periodi di docenza negli Stati Uniti.
Nel 1963/64 e 1964/65 fu professore incaricato di Filologia italiana presso l’Ateneo patavino, dove tenne due corsi: il primo dedicato ai rapporti tra “Critica e filologia”, ponendo al centro il testo nella sua problematicità; il secondo su “Prospettive e problemi della moderna filologia”. Nel 1965/66 avrebbe tenuto un terzo corso dedicato alla discussione di edizioni critiche dei classici italiani, di ‘tradizioni miste e varianti d’autore’, di ‘sistemi grafici e testi a stampa’, di relazioni tra filologia, esegesi e storia letteraria, ma il Rettore di Bologna diede parere sfavorevole all’attribuzione dell’incarico.

Tra i suoi innumerevoli studi: “Rinascimento inquieto" (1965); “Romanzo senza idillio” (1974); “Anatomie secentesche” (1966); “Silenzio della Gorgone” (1980).

[Valentina Gallo]

Fonti bibliografiche:
A. Battistini, “Raimondi, Ezio”, LXXXVI (2016), http://www.treccani.it/enciclopedia/ezio-raimondi_(Dizionario-Biografico).