Plastico dell'Isola di Santorini
Descrizione
Il plastico rappresentato è un rilievo geologico dell’Isola di Santorini, realizzato in gesso dipinto con colorazione geologica, privo di cornice; la longitudine è calcolata da Parigi. Dagli inventari storici il plastico risulta acquistato presso il plasticista Amedeo Aureli a Roma, al costo di 78,50 lire. Entrò in inventario il 18 novembre 1913. Passò all’Istituto di geografia il 31 luglio 1942, insieme al resto della collezione di plastici e a molto altro materiale, nell’ambito del processo che vide l’Istituto di Geografia Fisica inglobato da quello di Geodesia, che mutò denominazione in Istituto di Geodesia e Geofisica dal 1947/48. Il 4 maggio 1916 fu acquistato presso la bottega di Amedeo Aureli un altro plastico dell’Isola di Santorini, ad opera del Gabinetto di Geografia (inv. G.d.G. 1205; inv. I.d.G. 1837). L’opera, pagata 35 lire, era quasi certamente priva di colorazione geologica: presso l’Archivio del Museo di Geografia, infatti, si conservava una cartolina postale di Amedeo Aureli al direttore del Gabinetto di Geografia, prof. Arrigo Lorenzi, con la proposta di acquisto di 4 plastici: tra questi, l’Isola di Santorini, di cui non si menziona la natura “geologica” ma è sottolineata la “sottofondazione marina”, proposto a 30 lire. Fu acquistato insieme ad un’Isola del Fuoco al 100.000, “splendido” nella descrizione di Aureli, stimata £ 65 nella proposta del realizzatore. In una seconda lettera, datata 22 marzo 1916 e pure conservata presso l’archivio del Museo, Aureli informa Lorenzi che in fattura egli ha “caricato sopra £ 10 per spese postali e cassette”, somma che spiega l’aumento del valore in inventario a £ 35 per questo plastico e a £ 70 per quello dell’Isola del Fuoco. Entrambi furono scaricati e mandati al macero perché fuori uso il 22 gennaio 1966. Il plastico di Santorini realizzato da Amedeo Aureli è stato nominato nel 1915 dal professore di Geografia dell’Università di Pavia Mario Baratta in un articolo dedicato ai sussidi didattici geografici, insieme a molti altri plastici relativi a vulcani dello stesso autore. Il plastico si trova in buono stato di conservazione essendo stato restaurato nel 2016.
Scala: planimetrica e altimetrica 1: 96.000.
Misure: 28×24×2 cm.
BARATTA M. (1915), Le proiezioni episcopiche nell’insegnamento della geografia. - LaGeografia, a. III, 203-220: 206.
FULLONI S. (2012), I plastici storici del Servizio Geologico d’Italia. Catalogo, Roma, ISPRA.
GALLANTI C. (2020), Le collezioni del Museo di Geografia dell’Università di Padova: radici storiche e processi costitutivi tra ricerca e didattica (1855-1948), tesi di dottorato, Università degli Studi di Padova, supervisore M. Varotto.
M. VAROTTO, G. DONADELLI, C. GALLANTI, E. CANADELLI, Esplora Misura Racconta. Alle origini del primo Museo di Geografia in Italia, Verona, Cierre 2020.
C. GALLANTI, L’eredità materiale del Gabinetto di Geografia dell’Ateneo di Padova dalla direzione di Marinelli a quella di Almagià (1878-1915): processi costitutivi e implicazioni culturali, in “Geotema”, 64, sett.-dic. 2020, pp. 76-86.
Data:
1913Formato
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immagine
Soggetto
• Santorini, plastico, gesso





