Plastico della Valle del Tevere
Descrizione
Il plastico illustrato è un rilievo geografico della Valle del Tevere realizzato in gesso dipinto con colorazione altimetrica; legenda e toponomastica su carta incollata alla superficie dipinta (ad eccezione dei mari, il cui nome è scritto a pennello sulla superficie dipinta); cornice lignea dipinta in nero. Il plastico della Valle del Tevere fu acquistato per l’istituto di Geografia Fisica presso l’editore Paravia di Torino insieme a quello, sempre Cherubini, raffigurante “i Laghi Lombardi” P09 e al rilievo fisico politico d’Italia di Domenico Locchi P08. Responsabile dell’acquisto fu il professore Luigi De Marchi. Entrarono in inventario il 30 giugno 1907. L’inventario dell’epoca attribuisce a “Cherubini” sia quest’opera (non firmata) che il plastico dei “Laghi Lombardi” (firmato). L’area rappresentata nel plastico fu oggetto di studi ed interventi d parte di Cherubini, che ne era originario. Insieme al resto della collezione di plastici dell’Istituto di Geografia Fisica e a molto altro materiale passò all’Istituto di Geografia Fisica Inglobato da quello di Geodesia, che mutò denominazione in Istituto di Geodesia e Geofisica (dal 1947/48). Il nome di Claudio Cherubini è legato a varie opere cartografiche sia piane che in rilievo, pubblicate dall’editore Paravia, a cominciare dal plastico dell’Italia premiato all’esposizioni di Parigi del 1878; dai cartigli si evince la sua appartenenza ai ranghi dell’esercito, e in particolare all’Arma di Artiglieria. È probabile che si riferisca a lui una targa commemorativa nel comune di Deruta, in provincia di Perugia, dedicata nel 1922 al «Generale Claudio Cherubini», di cui è detto che «fu alla direzione d’artiglieria», ma anche che fu «maestro in scienze geografiche». Dalla targa si ricavano i dati anagrafici (Deruta 1839-1912) e la notizia che si occupò diffusamente della valorizzazione della Valtiberina, dove concorse all’ideazione della ferrovia centrale umbra: si tratta dello stesso territorio rappresentato in questo plastico.
Lo stato di conservazione è buono: sono presenti piccole cadute di gesso e colore lungo i bordi.
Scala planimetrica e altimetrica: 1: 250.000.
Misure: 81×48×2 cm.
FULLONI S., I plastici storici del Servizio Geologico d’Italia. Catalogo, ISPRA, 2012.
GALLANTI C. (2020) - Le collezioni del Museo di Geografia dell’Università di Padova: radici storiche e processi costitutivi tra ricerca e didattica (1855-1948). - Tesi di dottorato, Università degli Studi di Padova, supervisore M. Varotto.
C. GALLANTI, L’eredità materiale del Gabinetto di Geografia dell’Ateneo di Padova dalla direzione di Marinelli a quella di Almagià (1878-1915): processi costitutivi e implicazioni culturali, in “Geotema”, 64, sett.-dic. 2020, pp. 76-86.
M. VAROTTO, G. DONADELLI, C. GALLANTI, E. CANADELLI, Esplora Misura Racconta. Alle origini del primo Museo di Geografia in Italia, Verona, Cierre 2020.
Data:
1907Formato
image/jpeg (1.13 MB)
immagine
Soggetto
• Tevere, gesso, plastico





