Oxford, Bodleian Library, Digby 224
Descrizione
Il codice tramanda la Decade I volgarizzata ed è parte di un set liviano composto dalla Decade III e Decade IV oggi alla BNF (Italien 118 e 119) realizzati per Filippo Maria Visconti (1392-1447), duca di Milano dal 1412 al 1447 (Pellegrin 1955, p. 52; Albertini Ottolenghi 1991).
La realizzazione del manoscritto è databile attorno al 1432, come si evince dal colophon (f. 191v) della Decade III (BNF, Italien 118).
Illustrazione
Il ms. Digby 224 presenta un testo su due colonne vergato in umanistica e si apre con un frontespizio decorato da un fregio fogliaceo e floreale blu, rosa, rosso e verde con bottoncini d’oro e abitato da volatili e draghetti. Nel margine inferiore, due angeli sorreggono lo stemma di Filippo Maria Visconti completato dall’emblema del nodo e della corona con la foglia di palma e il ramoscello d’ulivo intrecciati; nell’angolo superiore destro è presente anche il sole raggiante con la colomba, emblema ereditato dal padre Giangaleazzo Visconti, primo duca di Milano dal 1395 al 1402.
I singoli libri del volgarizzamento liviano sono introdotti da iniziali figurate a corpo rosa, verde o blu, inquadrate da una cornice in lamina e ornate da fregi fogliacei; il campo interno delle iniziali blu o dorato è abitato da figure di condottieri armati o di consoli, in veste di dotti medievali, abbigliati secondo la moda tardogotica.
L’apparato illustrativo del codice è stato attribuito al Maestro delle Vitae Imperatorum, miniatore anonimo attivo in Lombardia nella prima metà del XV secolo, così denominato da Toesca per avere decorato il manoscritto delle Vitae Imperatorum di Svetonio tradotte in volgare da Decembrio datato 1431 (BNF, ms. italien 31) (Toesca 1912, 529-530).
Il miniatore ricoprì un ruolo di grande importanza nella produzione libraria lombarda tardogotica e si formò nell’ambito della cultura artistica diffusa da Michelino da Besozzo, alla quale aggiunge forti influenze dell’espressionismo di Belbello con qualche avvicinamento al repertorio pisanelliano, concludendo la fase più avanzata della sua produzione con un orientamento verso la decorazione umanistica a bianchi girari (Lollini 2004, p. 588).
Oltre alle Vitae Imperatorum di Parigi, è responsabile della decorazione di numerosi manoscritti contenenti volgarizzamenti della storia antica per la biblioteca del duca Filippo Maria Visconti, quali i codici liviani. Tale corpus testimonia la volontà del duca di rileggere e riattualizzare la storia romana antica secondo una visione autocelebrativa personale e dinastica con l’intento di proporre Milano, capitale del ducato, come una “nuova Roma” (Daffra-Tasso 2015, p. 179). Per tale ragione, il testo classico si presenta arricchito da decorazioni in oro e simboli araldici che si inseriscono all’interno dell’elegante fregio fogliaceo.
BIBLIOGRAFIA
-P. Toesca, La pittura e la miniatura nella Lombardia dai più antichi monumenti alla metà del Quattrocento, Milano 1912, pp. 529-530
-E. Pellegrin, La Bibliothèque des Visconti et des Sforza, Ducs de Milan, au XVe siècle, Paris 1955, pp. 52-54, 386
-O.Paecht – J.J. G. Alexander, Illuminated Manuscripts in the Bodleian Library, Oxford. II, Italian School, Oxford 1970, p. 73, n. 694.
-A. Melograni, Appunti di miniatura lombarda. Ricerche sul ‘Maestro delle Vitae Imperatorum’, in “Storia dell’Arte”, 70, 1990, pp. 273-314: 309-310 nota 128
-L. Stefani, Per una storia della miniatura lombarda da Giovannino de’ Grassi alla scuola cremonese della II metà del Quattrocento: appunti bibliografici, in Miniatura italiana tra Gotico e Rinascimento, II, atti del II Congresso di storia della miniatura italiana (Cortona 1982), a cura di E. Sesti, Firenze 1985, pp. 823-811: cit. p. 879
-M. G. Albertini Ottolenghi, La biblioteca dei Visconti e degli Sforza: gli inventari del 1488 e del 1490, in “Studi petrarcheschi” 8, 1991, pp. 1-238: 14, 31
-M. Zaggia, Appunti sulla cultura letteraria in volgare a Milano nell’età di Filippo Maria Visconti, in “Giornale storico della letteratura italiana”, 170, 1993, pp. 161-219, 321-382.
-Boccaccio visualizzato. Narrare per parole e per immagini fra Medioevo e Rinascimento, II. Opere d’arte d’origine italiana, a cura di V. Branca, Torino 1999, pp. 352-358, cat. n. 147 (F. Manzari)
-F. Lollini, v. Maestro delle Vitae Imperatorum, in DBMI, a cura di M. Bollati, Milano 2004, pp. 587-589.
-M. Zaggia, Linee per una storia della cultura in Lombardia dall’età di Coluccio Salutati a quella del Valla, in Le strade di Ercole. Itinerari umanistici e altri percorsi, seminario internazionale per i centenari di Coluccio Salutati e Lorenzo Valla, (Bergamo, 25-26 ottobre 2007) a cura di L. C. Rossi, Firenze 2010, pp. 3-125: 57, 101
Descrizione delle miniature
-f. 3r: iniziale I con ritratto dell’autore (Tito Livio o Giovanni Boccaccio?); stemma di Filippo Maria Visconti
-f. 3v: iniziale C con busto di condottiero (Enea o Antenore?) – libro 1
-f. 23r: iniziale O con busto di console? (Bruto?) – libro 2
-f. 44v: iniziale Q con busti di consoli (T. Emilio e Fabio?) – libro 3
-f. 67v: iniziale L con busto di condottiero (tribuno della plebe Gaio Canuleio?) – libro 4
-f. 87r: iniziale F con busto di condottiero (?) – libro 5
-f. 106v: iniziale I con busto di condottiero (Quinto Fabio?) – libro 6
-f. 122r: iniziale Q con busto di console? (Lucio Sestio?) – libro 7
-f. 137r: iniziale G con busto di condottiero/console (Gaio Plauzio?) – libro 8
-f. 151v: iniziale A con busto di condottiero (Gaio Ponzio?) - libro 9
-f. 170r: iniziale S con busto di console (Lucio Genucio o Servio Cornelio?) – libro 10
manoscritto
Persone
Titus Livius (Autore)
Filippo Maria Visconti (Dedicatario)
Maestro delle Vitae Imperatorum (Miniatore)
Luogo/Tempo
1432 ca.
Milano
Formato
image/jpeg (3.80 MB)
Soggetto
• Tito Livio; prima decade; totuslivius
• Dewey Decimal Classification -- Literature & rhetoric (800) -- Italic literatures; Latin literature (870)





