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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Archeologia - Esaedro della ricerca. Il Dipartimento dei Beni Culturali si racconta...

Archeologia - Esaedro della ricerca. Il Dipartimento dei Beni Culturali si racconta...

Descrizione

Video realizzato nell'ambito del progetto di Terza Missione (bando 2022) del Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Padova. Il progetto mira a presentare le ricerche del Dipartimento, rivolte, per naturale vocazione, anche al mondo non accademico: al centro del loro interesse vi è infatti il patrimonio culturale, un bene pubblico. La grande varietà di competenze consente di operare in molteplici settori, che vanno dall’archeologia agli studi sul mondo greco, dalla storia dell’arte a quella del cinema e della musica, in costante confronto con gli specialisti di area scientifica.

In particolare il video è dedicato alle ricerche di Archeologia.
Per capire come viene attuata la ricerca in ambito archeologico occorre dimenticare l’idea stereotipata dell’archeologo quale esploratore di mondi perduti e cacciatore di tesori, incarnato dal personaggio di Indiana Jones. Gli archeologici di oggi non partono infatti all’avventurosa ricerca di qualche prezioso oggetto, ma si occupano della ricostruzione del percorso storico dell’Uomo attraverso ogni testimonianza materiale disponibile, affrontando orizzonti culturali, tematici e cronologici sempre più estesi: dalla preistoria, all’età classica, al medioevo fino all’età moderna.
Attraverso lo studio dei resti materiali del passato, gli archeologi ricostruiscono: le relazioni dell’Uomo con l’ambiente e il territorio; le dinamiche di sviluppo degli insediamenti, dai villaggi alle città; le forme del costruire e l’architettura antica; il quadro delle infrastrutture; l’organizzazione della produzione, dalle materie prime all’artigianato; l’economia e la numismatica; l’evoluzione delle strutture sociali e delle forme politiche; la cultura artistica, l’ideologia, le manifestazioni religiose e del sacro, le necropoli e i rituali funerari e molto altro ancora.
La ricerca archeologica, indipendentemente dalla fase storica affrontata, applica metodologie comuni e condivise. Fondamentali per la ricostruzione del passato sono: lo scavo stratigrafico, che permette di riconoscere le tracce sepolte dall’azione del tempo; il rilievo digitale di architetture e materiali; l’analisi spaziale informatizzata attraverso i sistemi definiti GIS; la classificazione dei manufatti, svolta presso i Laboratori di Archeologia a Ponte di Brenta; l’approccio sperimentale, soprattutto per ricostruire le antiche tecniche produttive; le indagini bio-archeologiche sui resti umani, animali e vegetali; lo studio delle immagini e del loro significato nel contesto culturale e sociale del tempo.
Tali metodologie sono applicate in diversi contesti geografici e culturali, estesi a tutto il Mediterraneo: in Italia (Fondo Paviani, San Basilio di Ariano nel Polesine, Aquileia, Pompei, Nora, Castelseprio, Monselice) e all’estero (Arbe in Croazia, Gòrtina a Creta, Hatra in Iraq). Non mancano poi progetti di carattere territoriale, dedicati ad esempio allo studio delle centuriazioni romane, alle strade della Cappadocia o alle antiche frontiere in Africa settentrionale.
Archeologia non è solo ricerca specialistica, ma anche didattica svolta in aula, in laboratorio e nei cantieri archeologici. Archeologia è anche diffusione dei risultati, comunicazione al pubblico, valorizzazione dei reperti e delle aree archeologiche. Le soluzioni in tal senso sono le più varie, dalle più tradizionali alle più innovative, come ad esempio le ricostruzioni virtuali basate sui risultati delle ricerche.

Data:

2023

Formato


video/mp4 (1.93 GB)
video

Soggetto


• Dipartimento dei Beni Culturali
• Terza Missione
• Esaedro della ricerca
• Archeologia

Lingua:

Italiano

Diritti:

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons CC BY-NC-ND 4.0.