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Università degli Studi di Padova

PHAIDRA – Collezioni digitali



Le collezioni didattiche del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte al Liviano

Una delle sezioni del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte del Liviano è destinata alla didattica e nella fattispecie alla presentazione in ordine cronologico dei reperti archeologici appartenenti alle varie collezioni che compongono il patrimonio museale. Già nell’idea di Museo di Carlo Anti questo materiale doveva essere per gli studenti uno strumento vivo e «prezioso in sede didattica perché si presta in modo espresso ad addestrare i giovani alla conoscenza del materiale antico e delle rispettive tecniche» 1.

Tale intento didattico fu di fatto rispettato anche nell’allestimento degli scorsi anni Sessanta, ma questa destinazione ha preso ancor più corpo grazie al nuovo allestimento dei primi anni Duemila, con l’introduzione di moderne teche espositive, dotate di un sistema di illuminazione ad hoc e di grandi cassettoni sottostanti in cui si conservano molti reperti che, sebbene talora di minor pregio estetico rispetto a quelli esposti in vetrina, possono essere messi a disposizione degli studenti e dei docenti nel corso delle attività didattiche e divulgative che costantemente si svolgono in Museo.

La maggior parte di questi reperti è pertinente alle collezioni minori che compongono il patrimonio del Museo, in particolare a quelle di Eugenio Neumann e di Evan Gorga. Neumann, antiquario triestino, cedette a titolo oneroso all’Università di Padova il suo patrimonio collezionistico nel 1925 e l’anno successivo il prof. Anti ne fece trasferire una parte nei locali di Piazza Capitaniato, più tardi demoliti per la costruzione di Palazzo Liviano. Nel 1952 giunse invece a Padova una piccola parte della sterminata collezione che Evan Gorga, cantante lirico andato in rovina, aveva ceduto due anni prima allo Stato. In tempi recenti attenzione particolare è stata data ad entrambe le collezioni, delle quali è stato possibile determinare l’effettiva consistenza, attraverso lo studio e la catalogazione dei manufatti che le compongono, spesso riconducibili a particolari aspetti della vita quotidiana nel mondo antico.

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1 – Archivio del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte, busta “Allestimenti, Anti”. Il documento è citato da A. MENEGAZZI, Carlo Anti e il “suo” museo”, in I. Favaretto, F. Ghedini, P. Zanovello, E.M. Ciampini (a cura di), Anti Archeologia Archivi (Atti del Convegno; Venezia 2017), Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 2019, pp. 191-207.

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